venerdì 31 gennaio 2014

Francesco Troccoli - Falsi Dei

Recupero per l'occasione (!) una recensione già apparsa su Il futuro è tornato, blogzine di fantascienza con cui ogni tanto collaboro. Se siete curiosi, l'articolo originale include anche una breve intervista all'autore, che colgo l'occasione per ringraziare nuovamente.


Falsi Dei, secondo romanzo di Francesco Troccoli, è il proseguimento delle avventure di Tobruk Ramarren, l’uomo senza sonno. Dopo aver contribuito alla costruzione di uno stato dove rieducare le genti di Harris IV al sonno, il movimento dei dormienti ha bisogno di diffondersi nella galassia. Il Presidente Hobbes, un tempo compagno d’armi di Tobruk, ha identificato Maraar III come pianeta ideale per trovare nuovi proseliti. Viene dunque allestita una spedizione esplorativa con il beneplacito dell’Oikos delle Genti, l’alleanza interplanetaria a cui è però nascosto il vero scopo della missione. Inutile dire che Tobruk e i suoi incontreranno parecchi ostacoli, non ultimi quei temibili nemici che intendono impedire a ogni costo la buona riuscita di questa rivoluzione.

Perché ora la posta in gioco è più alta.

martedì 28 gennaio 2014

Neil Gaiman & Terry Pratchett - Good Omens

Mi sono appropinquato alla lettura di questo romanzo con un misto di scetticismo e venerazione repressa per due mostri sacri del fantastico. Il primo, Gaiman, all'epoca era noto principalmente per la serie a fumetti Sandman, la raccolta Smoke and Mirrors (l'unico altro suo libro che ho letto) e doveva ancora scrivere le opere per cui è più noto. Il secondo, Pratchett, all'epoca aveva già pubblicato la prima manciata di libri del Mondo Disco. È con questi due autori che avevo a che fare, non con le loro proiezioni future - che poi sono il presente. Questa premessa è d'obbligo, poiché per entrambi credo si possano indicare altri titoli fra i libri da consigliare. Eppure, trovo che il risultato non sia per nulla inferiore alla somma delle parti, né si può ignorare l'influenza di questo libro nel fantasy, specialmente di area urban. In chiusura a questa lunga premessa, ringrazio Maria e le altre partecipanti del gruppo di lettura, sia per l'opportunità di non rimandare, una volta tanto, questa lettura, sia perché farò frequenti riferimenti alle discussioni avute con loro.
Signore e signori... sigla!

A sinistra edizione US, a destra quella inglese. Trovate le differenze!

domenica 26 gennaio 2014

Angel Witch - Gorgon

La canzone di questa settimana, nel nostro appuntamento squisitamente aperiodico, è del sano heavy metal britannico, anche detto New Wave of British Heavy Metal. Quel "new wave", appunto, indica l'esplosiva diffusione di un nuovo modo di suonare nei primi anni '80. Senza stare a farvi la storia del rock, parliamo di gruppi come Iron Maiden, Judas Priest, Diamond Head e altri, fra cui gli Angel Witch.

La canzone che vi propongo è Gorgon ed è dedicata a tutte le gorgoni lì fuori!


Can you hear the voice
Of a thousand years ago
The laughter of the gorgon
A female that brings doom
Don't look her in the eyes
Or you'll turn to stone
Don't let her deceive you
If you sense her don't look 'round
Or you'll find that she will lead you
And you'll be buried in the ground
You may gaze at her reflection
In still waters of the lake
But don't look at her directly
Or death will be your fate
Beware of her at all times
Her serpents of hypnosis
More evil than the devil
Can kill you with her eyes
You have to get rid of her
The only way I know
Creep up behind with an axe
And decapitate with one blow
I can see you're all confused
And you feel you're being used
And now your heart is broken
So I watched as he set out
And without a doubt
He did as I advised him
You could hear the breaking of her bones
As the axe went through her neck
Didn't realise at the time
That he killed the one that he loves

mercoledì 22 gennaio 2014

... e il vincitore è...

... in verità, una vincitrice!
Non mi espanderò in inutili preamboli. Vince questo giveaway sui generis Cristina di Athenae Noctua, perché credo meriti di conoscere il Tom di Follie di Brooklyn. In questo personaggio mi ci sono visto fin da subito, quindi è anche un modo di farmi conoscere - anche se avrei preferito farlo in tenuta elfica, ma non si può avere tutto.
Non è stato facile decidere.
C'è stato un asprissimo ballottaggio.

Per la decisione sono stati usati complessi modelli matematici.

Ecco, questo è quanto. Mi accorderò con la suddetta privatamente, ma a questo punto mi attendo una menzione quando leggerà il libro! ;)

Per quanto riguarda gli altri, ringrazio la simpatia di tutti. Scelte interessanti. Un paio me le aspettato, ma non certo le tre avances verso Il Mistero dei Libri Perduti! Questa sì che è stata una sorpresa, che mi fa piacere poiché denota interesse verso (1) un'autrice italiana e (2) una casa editrice medio-piccola, la Zero91, ma di valore, che peraltro ha lanciato una nota campagna contro l'EAP.
Ero tentatissimo di dare via La Spada Spezzata, che ritengo uno dei migliori romanzi fantasy mai scritti - giudizio soggettivo e personalissimo, ovviamente!
Spero che TOM vorrà comunque leggere il libro di Lewis, tanto il caffè prima o poi gli ritorna...

E, insomma, grazie a tutti per gli auguri.

Grazie anche ai due Thank you TAG che mi sono arrivati a tradimento - loro sono Nereia e Leggy - a cui non risponderò adeguatamente solo perché, nonostante in passato abbia detto che i meme mi divertono, mi rubano anche moltissimo tempo.
E starei cercando di smettere.
Per cui, grazie e sentitevi titolari di un buono caffè omaggio anche voi!

That's all, folks!

domenica 19 gennaio 2014

Due considerazioni sulle detrazioni fiscali

Ricordate il discorso sulle detrazioni fiscali per incentivare la lettura? Il 19% su un totale di 2000 €, nella formula 1000 + 1000 fra libri scolastici e universitari e tutte le altre pubblicazioni. Si era discusso del fatto che non si potranno detrarre ebook e di eventuali altre limitazioni. Per esempio, i libri usati? I libri usati sono indubbiamente cartacei e, come da requisito, hanno un loro ISBN. Un alta questione è cosa bisognerà presentare per ottenere la detrazione. Solitamente viene richiesto lo scontrino parlante, dove ciò che parla è il codice fiscale del cliente, per cui sarebbe interessante capire se il mio primo acquisto, di cui conservo uno scontrino squisitamente muto, non è valido ai fini della detrazione. 
Il fatto è che siamo ormai nel 2014 e sarebbe auspicabile che i dubbi fossero fugati da linee guida chiare - sul sito dell'ALI (Associazione Librai Italiani) non c'è nulla e sul sito dell'AIE (Associazione Italiana Editori) c'è solo una lettera di ringraziamento al premier Letta. I dubbi riguardano anche la validità delle ricevute di acquisto on line. Ora, tutti i negozi on line sono attrezzati per rilasciare fatture, però vanno richieste. Inoltre, a differenza delle farmacie, le librerie on line (e quelle con tessera fedeltà) tracciano e conservano tutti i dati dei miei acquisti.
Chiarimenti che sarebbe opportuno avere ora che a quanto pare siamo in periodo di saldi. Se qualcuno è stato più furbo di me, sarei curioso di capirci qualcosa.

lunedì 13 gennaio 2014

Giveaway di compleanno!

In questi giorni cade il mio compleanno.
Prima o poi doveva capitare.
Poiché una rapida occhiata alla pila di pacchi postali ammonticchiati sulla sedia mi suggeriscono che forse ho esagerato, ho deciso di alleggerire la mia coscienza facendo un regalo ai lettori di questo blog. Un solo regalo, per la precisione, per il fortunato che potrà così portarsi a casa un libro, un film o un album musicale di cui ho parlato su questo blog.
Questo, oltretutto, è parzialmente conforme alle usanze hobbit.

Le regole sono estremamente semplici, vediamo di non sbagliarle:
  • si ha tempo una settimana meno due ore, dalle 0:00 del 14 gennaio alle 22:00 del 21;
  • ogni partecipante dovrà indicare il libro, film o album musicale che gli interessa (c'è una pagina con un elenco parziale, per il resto dovrete spulciare il blog) e potrà condividere - dove gli pare, tanto è un requisito facoltativo - il post in cui ne parlo o in cui esso viene citato;
  • ogni partecipante dovrà motivare la scelta;
  • ogni partecipante dovrà essere rintracciabile, per ovvie ragioni.
La selezione avverrà secondo criteri arbitrari da parte del sottoscritto che, detta semplicemente, premierà la motivazione migliore fra quelle pervenute. "Migliore" non sarà ulteriormente specificato. L'intento è quello di premiare colui o colei che, secondo il mio giudizio imperfetto, è veramente interessato a leggere, vedere o ascoltare l'opera scelta.
Una semplice estrazione non mi sembrava consona.
(Ecco, magari non chiedete tutti I Tecnopadri, che sono un investimento considerevole...)

Da parte mia, mi impegno di fare arrivare il premio al vincitore entro un lasso di tempo ragionevole, ma sarò io a scegliere il formato, la modalità e l'edizione del premio - nei limiti dell'umanamente possibile. La spiegazione è più semplice di quanto sembri: vorrei dare un tocco "personale" al regalo.
Aggiungo che questa potrebbe essere la prima e l'ultima volta che organizzo qualcosa di simile, per cui non trattenetevi!

sabato 11 gennaio 2014

Il ritorno di Paperinik?

Segnalazione dal Papersera!
Ricordate Paperinik? Il supereroe Disney per eccellenza, il lato eroico che non avremmo mai sospettato nello sfortunato Paperino. Parlare di un solo Paperinik non è facile poiché ce ne sono stati diversi, dal primo "diabolico vendicatore", il cui unico scopo era rivalersi delle angherie subite (principalmente dallo Zio Paperone), a un vero e proprio supereroe che dedica le sue notti a combattere il crimine.

C'è poi stata PKNA (PaperiniK New Adventures), una testata nuova nel formato e nei contenuti, vicina ai fumetti americani nei disegni, in cui Paperinik si trovava ad affrontare alieni, pirati temporali e tutta una serie di situazioni molto al di sopra della sua portata se non fosse per i nuovi alleati, in primi l'intelligenza artificiale Uno. PKNA rompeva con il tenore delle storie pubblicate all'epoca. C'erano tematiche più mature e meno risate, anche se non mancano momenti umoristici. Naturalmente, trattandosi di una testata Disney non ci si aspetti sangue o coinvolgimenti sentimentali, tuttavia viene meno quella patina di buonismo che caratterizza le storie contemporanee ambientate a Paperopoli.
PK non è Paperinik, non del tutto.
PK è comparso in tre serie: la già citata PKNA (52 numeri e 4 speciali), PK2 (18 numeri e 1 speciale) e PK-Pikappa (32 albi). La terza serie si può ignorare, perché fuori continuity e perché, complessivamente non all'altezza né di PK né di Paperinik. Inoltre, non ha mai raggiunto la popolarità delle precedenti, tanto che i fan hanno continuato ad acquistare le ristampe delle serie precedenti.

Cosa succede in questo periodo? Negli ambienti più elitari dei Pkers (= fan) si è iniziato a vociferare di un gran ritorno. Sono voci confermate. Tito Faraci, fra le altre cose uno degli storici sceneggiatori di PKNA, si è addirittura sbilanciato mettendo per iscritto: "Ci stiamo lavorando!"

Le sorprese non finiscono qui.
Nel numero di gennaio di Paperinik Appgrade compare la prima parte della miniserie in 5 puntate Universo PK, sceneggiata da Tito Faraci, che consiste non tanto in un ritorno di PK, quanto in un what if. Cosa sarebbe successo se ad affrontare i nuovi nemici ci fosse stato "solo" Paperinik, senza le caratteristiche e le risorse del più maturo PK? Probabilmente si sarebbe rivolto ad Archimede Pitagorico, per le sue mirabili invenzioni, e allo Zio Paperone per i finanziamenti. Il risultato è una storia gradevole, anche se al momento non merita più di "carina", con parecchie strizzate d'occhio agli appassionati. Per il resto è anche una storia di Paperinik - non PK - e quindi immagino possa servire ad avvicinare i lettori più giovani al rilancio del personaggio.

Fra l'altro, questo Appgrade, nonostante il titolo orribile, non è malaccio. È ormai la terza testata antologica dedicata a Paperinik. Ci sono 8 storie, di cui una inedita (questa) e una d'annata, Paperinik e l'intrepido signore del fuoco del 1974, che ho trovato parecchio interessante perché qui l'eroe, pur mantenendo i tratti di antagonista di uno Zio Paperone spregiudicato, a cui i lettori moderni (anch'io quando ero più giovane) non sono abituati, inizia a modellarsi in quel "difensore dei deboli" a cui forse siamo più abituati.
Inoltre, c'è la prima comparsa degli stivaletti-jet e delle piro-pillole!
Scusate se è poco.

mercoledì 8 gennaio 2014

Jack Vance e il ciclo della Terra Morente


Credevo di averci messo due anni ma Anobii giura (e spergiura) che si è trattato solo di un anno e quattro mesi. Non male per un'opera così importante per l'immaginario fantastico. È pensando a essa che qualcuno ha coniato l'etichetta science fantasy, genere ibrido tra fantasy e fantascienza. Lo stesso titolo, che racchiude in sé le atmosfere di questa ambientazione crepuscolare, ha finito per designare un sottogenere della fantascienza. In un futuro lontano, quando il sole è ormai una grossa stella agonizzante, lì lì per spegnersi del tutto (e portare con sé gran parte dei pianeti), i nostri ultimi discendenti conducono le loro vite nell'ultima, decadente era dell'umanità. La civiltà è sparsa, frammentata e decadente. Il sapere è racchiuso nelle mani di pochi uomini in grado di praticare la magia, la forma più alta di scienza. Le lande sono percorse da avventurieri mossi perlopiù da motivazioni futili, per il proprio immediato tornaconto o vaghi ideali.
Questa è la Terra Morente e merita una sosta lungo la nostra strada di mattoni gialli.

domenica 5 gennaio 2014

The Sword - Dying Earth


Prima canzone dell'anno! L'onore spetta ai The Sword, gruppo texano che propone un solido heavy metal con influenze doom, stoner e chi più ne ha più ne metta. Formato nel 2003, la loro fortuna è di piacere a Lars Ulrich, batterista nonché fondatore dei Metallica, che li trascina nel tour mondiale come band di supporto. Un bel trampolino di lancio, se pensiamo che altre band meritevoli, come i miei amati Slough Feg, pur avendo firmato per un'etichetta europea difficilmente attraverseranno l'Atlantico.

venerdì 3 gennaio 2014

Arrivano le licenze Creative Commons 4.0


Lo scrivo solo ora perché sono pigro, ma la notizia è di fine novembre. L'organizzazione Creative Commons ha rilasciato un nuovo pacchetto di licenze 4.0 che, pur conservando la struttura modulare di cui abbiamo parlato e le stesse caratteristiche generali, introduce alcune novità significative.

Come la precedente versione 3.0, che ho usato finora sul blog, anche la 4.0 è destinata a durare alcuni anni. Diversamente da quanto uno potrebbe immaginare, non vi è un aggiornamento automatico della licenza: vale quella scelta a suo tempo, a meno che l'autore non la aggiorni. Per questo ha senso che modifichi la licenza del blog ma non quella dell'ebook 3Narratori, poiché ormai sono in circolo circa 150 copie con la 3.0 che possono a loro volta essere copiate.
(Per questa stessa ragione, prima di distribuire un'opera bisogna scegliere con attenzione le clausole con cui distribuirla.)

Vediamo brevemente le principali novità delle licenze 4.0:
  • La licenza diventa internazionale, Niente più licenze locali, perché volontari di tutto il mondo hanno lavorato alla loro traduzione per renderle compatibili con le varie legislazioni. In altre parole, la licenza è valida in tutto il mondo.
  • La clausola BY - Attribuzione è stata modificata in modo da adeguarla alle necessità di autori e utilizzatori. Questi ultimi possono ora citare la provenienza in una sezione "credits" (penso a un libro o a un sito web) o linkare una pagina in cui siano presenti le clausole e la licenza, senza doverle riportare di fianco all'opera utilizzata. Per quanto riguarda il licenziatario, egli può chiedere di non essere citato per garantire il proprio anonimato. Considerato che la clausola BY è l'unica obbligatoria nella famiglia CC, è un'ulteriore garanzia nei casi specifici in cui l'autore, per qualche ragione, non voglia figurare.
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