martedì 31 dicembre 2013

Trailer per il 2014


Ok, facciamola breve.
Quest'anno ho mancato quasi tutti gli obiettivi che mi ero fissato. Chiamarli propositi non cambia il nocciolo della questione. È stato un anno terribile, che però sul finire mi ha mostrato il germe del rinnovamento. È così con un Salomon rinnovato che avrete a che fare, nel 2014, e credo che ciò si rifletterà anche sul blog - anche se devo ancora capire come.
La cosa che più mi lascia insoddisfatto è che, benché mi fossi proposto di iniziare finalmente a scriverlo, quel dannato romanzo fantasy si è arenato al secondo capitolo. Questo è inoltre stato anche l'anno delle grandi idee, nessuna delle quali sviluppate a dovere. Giusto una, anzi, grazie ai ragazzi di Savage Worlds Italia che saluto. Ma sono fiducioso che questa stasi sia destinata a incrinarsi. Non so come, non so quando, ma prima o poi ce la farò a farvi leggere qualcosa.
Anzi, una piccola idea ce l'ho ma è ancora presto per rivelarvela.

Ovviamente il discorso è molto più ampio, perché la crisi l'ho vissuta prima di tutto come essere umano i carne ossa e solo di riflesso in quanto blogger. Ho iniziato una collaborazione con La foresta dei sussurri senza darle poi seguito, cosa che non è successa con gli amici di Il futuro è tornato solo perché sono dannatamente bravi a pungolarmi (anche indirettamente).
Le interazioni sociali con altri naviganti sono state molto importanti, quest'anno. Ho consolidato delle amicizie, ho conosciuto persone briose e interessanti che in diversa misura hanno arricchito la mia quotidianità. Ho avuto anche il piacere di conoscere alcuni scrittori da aggiungere al non lunghissimo elenco di artisti di cui ho intravisto il lato umano.
È stato un onore, tutti voi.
Ma soprattutto, la cosa di cui sono più fiero è il risultato ottenuto con il concorso 3Narratori. Potete ancora scaricarlo, se non l'avete letto. È sempre lì in alto a destra. È stata una delle cose più belle che mi sono capitate, e me la sono fatta capitare da sola - con l'aiuto di due delle persone sopra (non) citate.
Lo rifaremo.

sabato 28 dicembre 2013

I Tecnopadri - Alejandro Jodorowsky

Mi sono avvicinato alla lettura di questa nuova edizione integrale, da poco pubblicata per i tipi della Magic Press, poiché già una volta sono rimasto deluso da uno spin-off ambientato nel fascinoso universo di Jodorowsky. Il tomo in questione era l'appena discreto Megalex, a fronte di quel capolavoro che è L'Incal, anche grazie ai disegni di Moebius. Bene, se L'Incal è il capolavoro, questa nuova saga è senz'altro un fumetto superlativo e sono proprio contento di essermelo regalato.

I Tecnopadri non è una saga generazionale, come mi sembra di capire sia quella dei Meta-Baroni, ma è incentrata sulle vicende di Albino e del fedele Tinigrifi, una sorta di topo parlante. Albino è un giovane idealista, nato da una sacerdotessa caduta in disgrazia a seguito di uno stupro, che sogna di diventare creatore di giochi nella gilda Pan-Tecno. Se non mi seguite, i Tecno sono una casta pseudo-religiosa che si occupa dello sviluppo tecnologico della galassia, e sono anche il principale antagonista nella saga dell'Incal. La madre, invece, ha come unico scopo la vendetta contro quei pirati che l'hanno ridotta in disgrazia. Insieme ad Albino ha avuto altri due figli: il grigio Almagro, l'unico che considera tale, e la rossa Onyx, che con le sue quattro braccia è subito declassata a serva.

giovedì 26 dicembre 2013

A favore dei lettori non digitali: detrazioni al 19% sui libri cartacei


La cultura è un bene nazionale, su cui bisogna investire. Quante volte l'avete sentito ripetere? Così, come un ritornello, nel recente decreto legge "Destinazione Italia" c'è almeno una norma a incentivo della lettura. Come abbiamo visto un anno fa, nonostante la leggera crescita non si può dire che in Italia, dove meno della metà dei potenziali lettori legge almeno un libro nell'arco dei 12 mesi, ci sia un popolo di lettori. Non può che far piacere, quindi, una norma a incentivo della lettura.
Leggiamone insieme un brano.

Misure per favorire la diffusione della lettura

Per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei è riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di € 2000, di cui € 1000 per i libri scolastici ed universitari ed € 1000 per tutte le altre pubblicazioni.

domenica 22 dicembre 2013

Quattro consigli per il Natale alle porte

Non c'è blogger che si rispetti che non abbia pile di libri da consigliare per Natale. Le feste sono avide di idee, soprattutto quelle in cui il regalo è considerato un momento importante. Poiché Argonauta Xeno riconosce che siamo in un momento di crisi, e dal momento che ci siamo ridotti agli sgoccioli (mea culpa), qui sotto troverete perlopiù suggerimenti a costo zero.

Partiamo dai libri.
Il 2013 è stato per me l'anno dei 3Narratori. (L'avete letto tutti?) Di iniziative simili, autoprodotte e in un certo senso artigianali, ce ne sono molte e, fra queste, alcune molto valide. Meritano una segnalazione gli ebook di Mr. Giobblin di Minuetto Express. Hydropunk, uscito da poco, è una raccolta di storie ambientate in un secolo ventesimo (o giù di lì) semi-sommerso dalle acque, in balia di mostri marini e misteri. Il concept è forte. L'indice degli autori, che potete consultare sull'apposita pagina, parla da solo se avete dubbi sulla qualità del prodotto.
Download gratuito, ma è sempre possibile condividere se vi è piaciuto!

Un altro ebook gratuito, non certo una novità perché avreste potuto seguirla durante la pubblicazione, è la blog novel di Due Minuti a Mezzanotte - Nativity, seconda stagione della round robin a tema supereroistico ideata dal solito Alessandro Girola. La potete scaricare gratuitamente, leggere i commenti ai singoli capitoli e condividere. Nonostante tutto, consiglio la lettura di questo ebook anche a chi non avesse letto il primo: perderete qualche rimando, ma non rovinerà la lettura. Inoltre, ho avuto fin dall'inizio l'impressione che Nativity fosse scritta meglio, pur mantenendo le caratteristiche di una round robin senza massiccio lavoro di editing. Se queste cose invece vi mandano in panico, nello stesso sito c'è anche l'ebook del primo round.
(Comunque ci sono anch'io, in entrambe le stagioni!)

Stavo pensando che dovrei suggerirvi un libro natalizio. Il fatto è che uno lo starei leggendo, anche se non si può dire che mi stia convincendo. Si tratta di La bugia di Natale (Unholy Night, per gli anglofoni) di Seth Grahame-Smith, colui che ha "zombizzato la Austen". Non mi sta coinvolgendo particolarmente, perché l'idea sembrava divertente ma l'attuazione non lo è.
E non c'entra niente con Martin.

giovedì 19 dicembre 2013

Paul Auster - Follie di Brooklyn

Non è che avessi le idee ben chiare, quando Maria (leggete il suo contributo) lanciò in grande stile l'idea di un gruppo di lettura, né conoscevo buona parte degli autori proposti. Non sapevo quindi bene cosa aspettarmi, accettando non solo di leggere un libro di Paul Auster, emerito signor nessuno, e per di più di farlo in compagnia, a tappe prefissate e con l'impegno di discuterne con gli altri partecipanti. Non stupitevi quindi se non parlerò solo del libro, ma anche della mia esperienza di lettura collettiva.

Paul Auster è americano e scrive Follie di Brooklyn nel biennio 2003-2004. Il titolo è stato scelto tramite votazione, così come era emerso il suo nome. Non sono certo che sia il suo libro più riuscito, ma penso che sia abbastanza rappresentativo del suo stile e dei contenuti che è solito presentare. Il libro è un romanzo, che però è un contenitore di storie di cui il narratore non sempre è il protagonista. Nathan Glass, ex assicuratore sopravvissuto a un tumore, decide di trascorrere a Brooklyn gli ultimi anni della sua vita, lavorando a una raccolta di storie e aneddoti che intitola Il libro della follia umana. Non può immaginare che di lì a poco vivrà una serie di situazioni fuori dal comune - ma lo sono davvero? - a partire dall'incontro con il nipote Tom.

Giovane di belle speranze, Tom ha abbandonato il dottorato bruciando la tesi che ormai aveva assunto le dimensioni di un leviatano, e che forse ne ha divorato le energie. In seguito si trasferisce a New York, dove lavora per due o tre anni (vado a memoria) come tassista. Non è un lavoro semplice, per chi aveva scelto la letteratura come materia d'elezione, ma fortunatamente riesce a uscirne prima di esserne distrutto. Tom e lo zio Nat sono i due perni attorno a cui ruotano gli altri personaggi, che non sono meno memorabili. Occorre citarne uno in particolare: Harry Brightman, libraio nonché attuale datore di lavoro di Tom nel momento in cui decide di tornare nel mondo diurno. Il lettore non si illuda: Harry ha sì dato una svolta positiva alla vita di un giovane che se l'era quasi bruciata, ma è anche un mercante dalla parlantina sciolta e qualche scheletro nell'armadio. Harry lo abbiamo apprezzato tutti, nonostante le ombre. Anzi, forse proprio per le molte ombre, nonostante le quali riesce a brillare come il nome suggerisce.

mercoledì 11 dicembre 2013

Gli ingranaggi girano ancora


No, non è che mi sono dimenticato del blog. Sono ancora vivo (lo dico così nessuno si preoccupa)! Solo, sto facendo altro, non sto benissimo e pertanto questa settimana, benché abbia buttato giù lo scheletro di due o tre articoli, non uscirà nulla di significativo.
Così va la vita.

A presto!


giovedì 5 dicembre 2013

Di realtà aumentata e privacy

Con realtà aumentata (in inglese augmented reality) si intende un aumento delle capacità percettive dell'essere umano grazie alla tecnologia. Il pensiero vola subito a quelle frontiere lontane esplorate dalla fantascienza, in romanzi come Livido di Francesco Verso*, ma la realtà è che anche qualcosa di molto famigliare come il cruscotto di un'automobile può considerarsi tale. La realtà aumentata fa parte della nostra quotidianità, in tutte quelle situazioni in cui uno strumento tecnologico ci consegna informazioni a cui non abbiamo accesso tramite i cinque sensi: dal tachimetro di un'automobile ai sofisticati sensori di una protesi sintetica.

L'esempio più immediato è il vostro smartphone, che vi collega, dovunque vi troviate, a quel mare magnum di informazioni che è il web, e allo stesso tempo dispone di sensori in grado di misurare posizione, campo magnetico, accelerazione gravitazionale e chissà cos'altro. C'è un'applicazione che riesce a contare i battiti del cuore attraverso il microfono - qualcuno ha visto l'episodio di Star Trek Corte marziale? L'idea di uno strumento tascabile in grado di effettuare misure biometriche era fantascientifica, cinquant'anni fa.

Fotografia di Tedeytan

martedì 3 dicembre 2013

#Petizione - I Bastardi Galantuomini di Scott Lynch in Italia

No, non ho mai letto Lynch. È svanito in una nuvola di fumo più rapidamente di quanto il mio interesse ci ha messo a formarsi. Diciamolo, la copertina del primo libro non era delle più invitanti. Quanto al seguito, mi dicono che sia già introvabile. Non ci sarà un terzo, a sentire la Nord che non ne ha comprato i diritti. Perché ne parlo, quindi? Perché è uno di quegli autori che è importante avere sugli scaffali, per evitare l'inghippo di credere che il fantasy sia rimasto fermo agli anni '50. Lo cita Abercrombie in un'intervista, fra gli scrittori che a suo parere dovrebbero essere tradotti (e in effetti lo è stato). Si tratta di bilanciare la fuoriuscita di lettori, che sempre più spesso leggono direttamente in inglese.

Il basso livello di serietà sotteso a scelte di questo tipo, come interrompere una serie o non pubblicare titoli che altrove hanno avuto un buon riscontro di critica e pubblico, nuoce soprattutto ai lettori e riduce la qualità di ciò che troverete sugli scaffali delle librerie. Se gli editori credono che il lettore tipo di letteratura fantastica abbia 13 anni, sarà più difficile trovare tematiche adulte e si moltiplicheranno i casi in cui un cervo si tramuta, nel corso della traduzione, in un unicorno.
Sul serio, un unicorno! Non si tratta di una svista: è una chiara politica editoriale, di chi deve averci presi tutti per dei cretini.

Bestie magiche a parte, arrivo al punto. La Leggivendola, che con questo si è meritata un'etichetta, ha creato una petizione rivolta alla Nord per la pubblicazione del terzo libro della serie di Lynch, che l'editrice non intende pubblicare.
In seconda istanza, credo si potrebbe manifestare l'interesse a un altro editore, ma qui le cose si fanno più complicate e ci vogliono numeri che poi si traducano in acquisti.
Se avete un minuto da perdere, basta cliccare sul link che ho nascosto poche righe sopra!

domenica 1 dicembre 2013

Fiaba - Le pere dell'orco

I Fiaba sono un gruppo progressive rock (diciamo così, io li trovo difficilissimi da catalogare) siciliano a cui piace molto raccontare fiabe. L'avrete intuito dal nome. Si tratta di un gruppo molto valido, di cui posso consigliare gli ultimi due album, gli unici che ho ascoltato. L'ultimo, La Pelle Nella Luna, è un concept album sulla licantropia, mentre il precedente è più variegato e vi sono presenti argomenti più prettamente fiabeschi.

Dal penultimo album, I Racconti del Giullare Cantore (2005), la canzone con cui li ho conosciuti: Le pere dell'orco. Non ne ho mai verificato la provenienza, per cui non vi so dire se si tratti di una fiaba popolare sicula o altro. Il protagonista è un orco, che una volta tanto non mangia nessun bambino... né minaccia di farlo!

(Dedicato a tutti coloro che non credono nella malvagità degli orchi.)



Il tempo che viene che cade la neve
e l'orco sul colle si mangia le unghie
il tempo che viene che cade la neve
ma le pere che ha coltivato lui le tiene in un sacco dorato.

Il tempo che viene che cade la neve
e l'orco sul colle si mangia i capelli
il tempo che viene che cade la neve
ma le pere che ha coltivato lui le tiene in un sacco dorato.

Il tempo che viene che cade la neve
e l'orco sul colle si mangia le foglie
il tempo che viene che cade la neve
ma le pere che ha coltivato lui le tiene in un sacco dorato.

Il tempo che viene che cade la neve
e l'orco sul colle si mangia le pietre
il tempo che viene che cade la neve
ma le pere che ha coltivato lui le tiene in un sacco dorato.

E la regina, che è nel castello su un altro colle, che non poteva sapere,
sognava un colle con tanta neve, con gli alberi e l'orco con le sue pere;
è già il momento più splendido per andar via, per non ritrovarsi rinchiusa per sempre.

Il tempo che viene che cade la neve
e l'orco sul colle si mangia le frasche
il tempo che viene che cade la neve
ma le pere che ha coltivato lui le tiene in un sacco dorato.

Il tempo che viene che cade la neve
e l'orco sul colle si mangia la paglia
il tempo che viene che cade la neve
ma le pere che ha coltivato lui le tiene in un sacco dorato.

E la regina sulla carrozza dice alle guardie: -Fermate il cocchiere,
andate al colle dopo la selva che c'è un posto ch'io voglio vedere!
- E nonostante la furia della tempesta lei vide dai rami innevati che sogno non fu.

Il tempo che viene che cade la neve
e l'orco che tiene un sacco di frutta
il tempo che viene che cade la neve
e l'orco sul colle si mangia le pere.

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