giovedì 31 ottobre 2013

Mentre qualcuno festeggia Halloween...

Illustrazione di di Seth Fitts
... io sto preparando lo zaino & quant'altro, perché sabato e domenica sarò a Lucca.
Tuttavia, non volendo passare per l'unico che non scrive nulla a tema, dato che questa festicciola tanto bistrattata come "americanata" e "consumistica" ha in realtà radici molto più antiche del primo dei Santi che si festeggerebbero domani, scriverò un paio di righe per cautelarmi dagli spiriti.

Innanzitutto, vi ricordo che nell'ebook 3Narratori un paio di racconti a tema ci sarebbero.

Poi, per chi è curioso rispetto alle origini di questa tradizione, consiglio un libricino che giusto in questi giorni è in promozione gratuita su Amazon: La Leggenda di Halloween di Marco Valle.

Per concludere, vi lascio con uno dei brani più belli degli Helloween, soprannominati non a caso "le zucche di Amburgo" (a meno di una e). Lo so, preferite l'era Kiske. Cercate di avere pazienza. D'altronde, non è proprio durante la notte delle streghe che tutti sono più buoni?
Come dite? Ho sbagliato festa?
In ogni caso, buon ascolto e alla prossima.



mercoledì 30 ottobre 2013

Cory Doctorow - Little Brother (o "X", che dir si voglia)

C'è chi sente parlare del datagate e sembra scoprire oggi l'esistenza dei servizi di intelligence, che non c'è nessun limite che impedisca di raccogliere informazioni su un leader alleato. Dick Cheney, ex vicepresidente dell'era Bush, rivela ciò che è "noto da tempo", ovvero che l'intelligence statunitense opera senza uno scopo, non sapendo "cosa potrà tornare utile" (rif). Per difendere la nazione dal terrorismo, ovviamente. L'organizzazione deputata a ciò si chiama NSA - Agenzia per la Sicurezza Nazionale. Nonostante si spettacolarizzi il fatto che il cellulare della Merkel venga intercettato, tuttavia, non si parla molto dell'altro problema, che non sembra preoccupare i nostri governanti: che anche gli altri milioni di internauti si trovano nella medesima situazione!
... Il che è abbastanza coerente con lo sviluppo dei calcolatori elettronici, se vogliamo, visto che un primo, grande sviluppo all'informatica fu dato dall'urgenza di decrittare le trasmissioni naziste in piena la II Guerra Mondiale!
Così, dato che l'argomento sembra interessare, ho deciso di ripescare e proporvi una recensione scritta a suo tempo per Il Futuro è Tornato.


Cory Doctorow - Little Brother


Sinossi

(dal sito dell'autore)

Marcus, a.k.a “w1n5t0n,” is only seventeen years old, but he figures he already knows how the system works–and how to work the system. Smart, fast, and wise to the ways of the networked world, he has no trouble outwitting his high school’s intrusive but clumsy surveillance systems.
But his whole world changes when he and his friends find themselves caught in the aftermath of a major terrorist attack on San Francisco. In the wrong place at the wrong time, Marcus and his crew are apprehended by the Department of Homeland Security and whisked away to a secret prison where they’re mercilessly interrogated for days.
When the DHS finally releases them, Marcus discovers that his city has become a police state where every citizen is treated like a potential terrorist. He knows that no one will believe his story, which leaves him only one option: to take down the DHS himself.

lunedì 28 ottobre 2013

Bride of the Swamp God - Davide Mana

Un po' intimorito dalla chiave di ricerca "libri significativi", repentinamente apparsa nelle statistiche di blogger, continuo imperterrito nella segnalazione di ebook autoprodotti. Potete stare tranquilli: prima o poi la smetterò e riprenderò quei post che avevo anticipato.
Solo che, ecco, rompere un po' le regole è un buon modo di festeggiare le 49999 visite di questo blog (al momento in cui apro l'editor)!

Cosa ci fanno un soldato romano, una principessa egiziana e i seguaci di un antico culto, di notte, nei pressi di un tempio in rovina? Sono le premesse di questa novelette ambientata nel Delta del Nilo, all'incirca nel III secolo dopo Cristo. Sesto Cornelio Aculeo è un centurione della legione Traiana, di stanza ad Alessandria. Il suo coinvolgimento negli eventi è fortuito, perché egli vuole solo rintracciare alcuni suoi sottoposti per evitare loro un processo per diserzione. La presenza di Amunet, una donna seducente e iniziata alla magia, è invece finalizzata al risveglio di un Dio dimenticato, il cui nome è Isfet, che forse è bene che lo rimanga.

Bride of the Swamp God è un solido racconto sword & sorcery. Nato dalla contaminazione del mondo egizio di età romana, già antico e pieno di misteri, con l'orrore lovecraftiano, riesce principalmente grazie ai protagonisti. Si intravede infatti in Aculeo e Amunet la potenzialità di diventare una di quelle classiche coppie discordi per carattere e obiettivi, ma tenute insieme da una alchimia che funziona, come ci ha insegnato il cinema d'avventura. La narrazione è orientata all'azione, piuttosto che al mistero, così non aspettatevi di essere trascinati in un abisso lovecraftiano pieno di angoli impossibili e colori venuti da chissà dove.
Il tempio di Isfet è concreto, così come le minacce che i nostri eroi affronteranno.

Mi sono divertito moltissimo a leggere questa novelette. Un po' per il fascino delle culture antiche, che sul sottoscritto ha facile presa, un po' per l'efficacia della trama che, per quanto piuttosto prevedibile, tra un colpo di scena e l'altro non perde mai il ritmo.
Unico vero difetto, per chi non legge in inglese non esiste (credo) una versione italiana.
L'ebook lo trovate sul solito Kindle store a prezzo tutt'altro che inarrivabile e senza DRM.

sabato 26 ottobre 2013

Comunicazione di servizio: Milano book fair

A seguito di una verifica sul campo, è con estremo rammarico che vi informo che il Milano book fair, da me segnalato per questi giorni, non si è tenuto, o comunque non oggi e non a Novegro.
Mi scuso per il disagio arrecato a chi avesse deciso di andarci su mia segnalazione.
Il sito dell'evento non è affidabile, poiché non riporta informazioni aggiornate.
(Per chi fosse già lì, c'è una fiera di libri antichi, e di antiquariato non librario.)

venerdì 25 ottobre 2013

La storia del cesso


Tutto iniziò a scuola. Ero in prima o seconda media, o forse la terza. La prof di quasi tutte le materie ci aveva chiesto una lista dei libri letti in un anno. A memoria ne citai più di cento, forse barando o più semplicemente considerando quei piccoli libricini con cui sono cresciuti i ragazzi cresciuti bene della mia generazione: Piccoli Brividi, Animorphs e quant'altro. C'era anche Asimov, di cui allora leggevo la Fondazione, e la prof mi chiese di spiegare di cosa trattasse. Ora, dovete sapere che questo genere di protagonismo personale mi ha sempre messo a disagio - e continuerà a farlo, nonostante sia controproducente e me ne renda conto. Fate finta che io non abbia un blog e tutto il resto. La prof, quindi, mi chiese di parlare. Io ero più o meno al centro dell'aula. Attaccai con la psicostoria, ovvero una disciplina futuristica che rendeva possibile, mediante modelli matematici, di prevedere lo sviluppo delle società umane su scala galattica. Il genere di cose che l'uomo della strada, ovvero il 95% dei miei allora compagni di classe, considera cazzate e che io invece facevo finta di apprezzare nella loro complessità. Ma si sa, a quell'età si è tutti un po' stronzi. Ho un'amica che alle medie ha vissuto l'inferno; io sono riuscito a sopravvivere senza scossoni - quelli sono venuti dopo. Parlai così della psicostoria, come richiesto. L'anno dopo avrei ripiegato su Manfredi e "Lo Scudo di Talos", ma continuava a non ascoltare nessuno.

mercoledì 23 ottobre 2013

Milano Doppelganger - Alessandro Girola

Per vostra informazione, la creazione del gruppo De Ebook Misteriis (creato dal solito Alessandro Girola) mi ha fatto precipitare nella tremenda spirale degli ebook autoprodotti. Io sono un modesto sostenitore del selfpublishing "di qualità", ma mi rendo conto che non sempre è facile orientarsi in questo mondo. Poiché ogni tanto qualche libricino siffatto capita nel mio ereader, ho deciso di dare loro maggiore spazio - qualora, ovviamente, li ritenga degni di attenzione.

Milano, 29 ottobre. Daniele, che si guadagna da vivere con il recupero di oggetti da collezione, viene incaricato di recuperare un antico testo rinascimentale. Il recupero ha successo, ma Daniele commette l'imprudenza di leggere quelle pagine e inizia così a vedere aspetti della città misteriosi e nascosti. Ma è anche una Milano pericolosa, e non è detto che leggere quel libro sia poi stata una grande idea, specialmente così a ridosso della notte delle streghe.

Milano Doppelganger è un racconto tra il fantastico e l'horror, con premesse simili a La Nona Porta di Roman Polanski e altri film o libri che bucano il velo tra la realtà e un mondo immaginario appena oltre. Un mondo non troppo piacevole, questo, che si accosta bene ad altre opere di Alessandro (Il treno di Moebius, ad esempio). Tolto il fantastico, l'autore riesce a cogliere la contemporaneità: da piazza Gae Aulenti, futuristica ma parzialmente vuota, al lavoro di Daniele, il quale, perso il precedente impiego, si reinventa imprenditore di se stesso grazie a un blog. Forse perché la milano visibile ha un suo proprio fascino, tanto quella nascosta. Strane creature a parte, si intende. Ma siamo poi sicuri che a corso Como, in pieno giorno, o nelle stazioni cittadine non ci sia una popolazione altrettanto strana e variopinta?

Alessandro Girola è uno scrittore che porto volentieri a esempio. I suoi ebook sono realizzati in modo professionale, compresi quelli distribuiti gratuitamente sul suo blog. Certo, un refuso l'ho trovato anch'io, ma non sono queste le cose che rovinano la lettura. Con il suo ritmo a prova di fermata di autobus/treno/metropolitana, Milano Doppelganger è una lettura perfetta per la notte di Halloween.
L'ebook lo trovate solo su Amazon (sigh!) a un prezzo più che ragionevole e senza DRM.

martedì 22 ottobre 2013

Prossimi eventi: Milano BookFair, Lucca Comics & libri usati


Per i milanesi o affini, la seconda edizione del Milano Book Fair, nel parco esposizioni di Novegro, il 25-26-27 ottobre. Questo fine settimana, insomma. L'idea, quella di dare spazio alla piccola e media editoria di qualità, che sugli scaffali ha poca visibilità, si è tradotta poi in una mezza delusione. Lasciando da parte la questione del prezzo* del biglietto, che quest'anno sarà ancora di 6 euro, c'era stata troppo poca partecipazione, sia in termini di pubblico che di editori. Spero che quest'anno vada meglio, perché l'interesse per la cultura si alimenta anche grazie a questo tipo di iniziative.
Sarò lì venerdì o sabato, a seconda di alcuni fattori sotto il mio non totale controllo.
Maggiori informazioni (non tantissime) sul sito dell'evento.

Per tutti gli italiani, ricordo che a fine ottobre/inizio novembre si terrà, come al solito, il Lucca Comics & Games, che non ha certo bisogno di presentazioni essendo la più grande fiera italiana, nonché una delle più importanti al mondo. Fumetti, giochi, ma anche narrativa e quant'altro. Sarò lì sabato 2 e domenica 3 novembre, senza particolari segni di riconoscimento - se qualcuno è in zona, sono disponibilissimo per un caffè o anche solo un saluto fugace.
... E poi ci sono un sacco di occasioni imperdibili, per esempio la presentazione del nuovo romanzo di Aislinn o il presidio delle autoproduzioni, che quest'anno voglio esplorare per benino!
Tutte le informazioni le trovate al solito indirizzo.

Brutta notizia. Quest'anno non ci sarà l'amato Salone del Libro Usato (sempre a Milano), tradizionalmente nel ponte di Sant'Ambrogio. Quest'anno non c'è nemmeno il ponte, se è per questo. La buona notizia, invece, è che ci sarà il primo... Salone Internazionale del Libro Usato! Non so cosa stia a indicare quell'internazionale, ma a quanto ho capito sarà leggermente diverso cambiando l'organizzatore e tutto il resto. Le date sono 23-24 novembre, quindi un paio di settimane prima rispetto a quanto eravamo abituati, e il luogo sempre la Fiera (quella storica) ma da un altro ingresso - sul lato opposto, via Gattamelata, dove fra l'altro ero andato a vedere uno dei miei primi saloni del libro usato con mio padre. Bei tempi.
Insomma, lì ci vado di sicuro e solitamente acquisto una decina di libri che puntualmente non riesco a leggere. Però ci sono delle occasioni davvero tentatrici...

E con questo ho finito. Direi che fino a Natale non mi viene in mente nient'altro.

Edit h. 19:23:
Mi ero dimenticato di inserire il sito web del Salone Internazionale del Libro Usato!

________
*
L'anno scorso, tappezzarono Milano di manifesti inneggianti alla gratuità della fiera, salvo poi cambiare idea la settimana stessa o poco prima.
Io non dimentico.

domenica 20 ottobre 2013

Stormlord - Hesperia

Enea trae in salvo i suoi cari (Raffaello)
"Canto le armi e l'uomo", quel prode Enea che venne da Troia in fiamme e fondò Roma, che per un lasso di tempo non trascurabile fu capitale del mondo. Ma allora il Lazio era paludoso e selvaggio, senza contare le popolazioni perlopiù ostili che popolavano le diverse regioni della penisola. Il viaggio di Enea fu molto avventuroso, non c'è che dire. Previde, tra le altre cose, una tappa agli Inferi - ma era da mettere in conto, essendo capitato anche al vecchio Ulisse/Odisseo, che degli eroi in viaggio è il più rappresentativo (almeno, nella cultura classica).
Ma non è dell'Eneide che stiamo parlando, anche perché i miei ricordi sono lacunosi e non ho ancora dato inizio al mio percorso di recupero di alcuni grandi classici greci e latini che mi sono segnato. Stiamo parlando degli Stormlord, un gruppo extreme epic metal nostrano.

Qualcuno si sarà spaventato di fronte a questo "extreme" epic metal. Non aspettatevi quindi voci angeliche o coretti catchy, perché le coordinate di questo gruppo romano sono più vicine, soprattutto nei primi lavori, al black metal, declinato su tematiche epiche. Con il nuovo album Hesperia e il precedente Mare Nostrum, complice un piccolo cambio alla formazione, gli Stormlord hanno progressivamente abbandonato i toni cupi e lamentosi, virando verso sonorità più ricche e marcatamente mediterranee. L'uso delle tastiere, sempre in primo piano, è più orchestrale rispetto al passato e meno posticcio (passatemi il termine), tipico di quel metal sinfonico che, dagli anni '90, si è imposto come standard per alcuni generi - penso ad esempio all'ultimo studio album dei miei amati Blind Guardian. Oltre alle orchestrazioni, l'altra novità è l'introduzione di strumenti tipicamente nostrani, come ad esempio il mandolino. Delle radici estreme, quindi, cos'è rimasto? Lo stile chitarristico di alcune canzoni, ma soprattutto la voce di Cristiano Borchi, che alterna scream e growl e... beh, se questo non piace, c'è poco che possa dire.

Il nuovo Hesperia è un signor album. Il primo concept della band, interamente incentrato sull'avventura di Enea (l'avrete capito). Esperia* è appunto il nome che i Greci davano all'Italia meridionale, anche se la Guerra di Troia dovrebbe precedere di qualche secolo la colonizzazione greca - c'è di mezzo il medioevo ellenico. Dal punto di vista musicale, come si è detto, è un'evoluzione di quanto ascoltato nel precedente Mare Nostrum, che però aveva dalla sua la loro prima canzone interamente suonata in acustico, The Castaway, esperimento di cui avrei volentieri ascoltato una riproposizione, e una vera e propria hit, quella And the wind shall scream my name ispirata proprio dal vecchio Ulisse. Di contro, Hesperia è un album molto più compatto e senza cali, da ascoltare dall'inizio alla fine, dal rogo di Troia alle pire funebri di chi è morto per raggiungere Esperia.

Di video non ce ne sono molti, altrimenti avrei proposto la prima traccia o l'ultima, che forse riesce a riassumere nei suoi 9 minuti la proposta musicale degli Stormlord. Vi lascio con la penultima canzone, di cui i nostri hanno deciso di fare un video. È un brano di una certa immediatezza, che rappresenta il fardello che Enea si portò dietro: My lost empire.



_______
*
Se proprio volete, un libro ve lo segnalo. Le paludi di Hesperia di Valerio Massimo Manfredi, che racconta i ritorni meno noti da quella sciagurata guerra: uno degli Aiaci, che se ben ricordo impazzisce, il vecchio Agamennone che si avvia verso una crisi coniugale, e soprattutto Diomede. Quest'ultimo è colui che, insieme a Ulisse, è responsabile di quella faccenda del cavallo di legno, oltre che essere un personaggio divertentissimo (memorabile il siparietto dell'Iliade in cui, sciorinando le rispettive genealogie con un guerriero troiano onde evitare di scontrarsi nuovamente con un Dio, i due scoprono di essere lontani parenti e si scambiano le armi) ma maledetto. Sembra infatti che tutti gli Achei vincitori avranno problemi al ritorno, e il povero Diomede si troverà a inseguire l'ultimo degno avversario rimasto in vita, il povero Enea, fino in Lazio. Potete immaginare come andrà a finire.

giovedì 17 ottobre 2013

Segnalazione: ntervista a Dario Tonani


Vi rubo un secondo per segnalare la pubblicazione, sulle pagine di Il Futuro è Tornato, dell'intervista a Dario Tonani. Lo scrittore, che di recente ha pubblicato un nuovo capitolo del ciclo steampunk di Mondo 9, è uno dei più interessanti autori di fantascienza italiani.

Mondo 9 è un pianeta ostile e desertico, su cui l'uomo lotta strenuamente per la propria sopravvivenza. Parte del bizzarro ecosistema sono anche le macchine, dotate di vita propria, che si servono per il loro funzionamento degli esseri umani. Il ciclo di Mondo 9 è composto in totale da quattro novelette, reperibili in formato digitale (40K) o cartaceo (Delos Books), a cui si aggiunge il nuovo Mechardionica appena uscito in ebook (sempre per Delos).
Insomma, dopo questa introduzione direi che potete andare a leggervi l'intervista!

lunedì 14 ottobre 2013

Alia, l'arcipelago del fantastico

Fotografia di craigletourneau

Dovrei presentarvi in poche righe cos'è Alia - L'arcipelago del fantastico, come (e quando) ne sono venuto a conoscenza e per quale ragione, se mi sentivo in dovere di parlarne, mi sono sempre limitato a citarla qua e là, in modo vago e distratto. Spero di riuscire a dare senso a tutte queste cose.

Inizierei dal nome. Alia, che ritengo essere un nominativo plurale neutro dell'aggettivo latino alius, alia, aliud, si può tradurre con "le altre cose" o "le cose diverse". È un buon nome, per una serie di pubblicazioni antologiche di racconti fantastici. Rende bene l'idea del varco, di quella rottura da cui può entrare qualcosa di estraneo a ciò che consideriamo reale. Alius è la parola da cui deriva "alieno", non a caso uno dei topoi* più diffusi nella fantascienza.

Alia, dicevo, è una raccolta di racconti. Ne sono usciti sei volumi, di cui alcuni suddivisi in più parti secondo il criterio della provenienza geografica dei racconti: Italia, anglosfera ed estremo oriente. Delle tre è forse l'ultima a stupire maggiormente. Alia 5 - Sol Levante, per esempio, contiene una selezione di racconti giapponesi, mentre in Alia 6 (volume unico) sono pervenuti anche autori di Cina e Singapore. Devo dire che non capita tutti i giorni di avere l'opportunità di leggere, tradotti, autori così distanti da noi, sia nello spazio che culturalmente. Leggere storie scritte dall'altro capo della Via della Seta è come scoprire lentamente uno scrigno antico, anche se gli autori sono contemporanei, e i tesori valgono sicuramente lo sforzo di costruire un ponte là dove la difficoltà di comprensione è maggiore.

giovedì 10 ottobre 2013

Il castello di Devín

Lo hrad Devín si raggiunge in autobus in circa 15 minuti. Ci sono altri due modi per raggiungerlo: via Danubio, tramite uno dei traghetti che partono da Bratislava (ma il biglietto è A+R e si rischia di avere poi poco tempo per godere della bellezza naturalistica del posto), oppure via foresta, a piedi. Il castello è situato a Devín, ridente villaggio appena fuori città. Con "villaggio" intendo un insieme di case con un ufficio postale e un solo negozio, se si escludono le (poche) attività commerciali indirizzate ai turisti.

IMPORTANTE: Non programmate di andarci di lunedì, perché in Slovacchia a quanto pare tutte le attrazioni turistiche chiudono il primo giorno della settimana.

Il castello, manco a dirlo, si erge in una posizione strategica - un tempo per resistere alle orde nemiche, oggi per attrarre turisti come il sottoscritto. Edificato su una collina che domina il punto in cui la Morava confluisce nel Danubio, è circondato da una rigogliosa foresta che concede alla località un relativo isolamento dalla civiltà (ma non dai campi coltivati dal lato opposto del fiume).
Come tutte le costruzioni antiche, le rovine che sono visitabili oggi sono frutto di epoche diverse. Il primo insediamento fortificato risale all'epoca romana. Le più antiche fonti scritte a menzionare il castello risalgono al nono secolo. A quei tempi, la Grande Morava era una potente nazione slava, che spesso e volentieri si scontrava con Franchi, Mongoli e altri popoli con interessi più o meno velati di conquista e devastazione. In tempi più recenti, divenne una delle fortificazioni più importanti all'epoca del Regno d'Ungheria (ricordiamo che Bratislava ne fu capitale), tanto che resistette persino agli Ottomani. Fu anche feudo dei Báthory, nobile famiglia tedesca a cui apparteneva una certa Erzsébet Báthory*, condannata a morte per stregoneria e divenuta successivamente una figura importante nell'immaginario vampiresco. Il castello fu infine distrutto dal solito Napoleone, e oggi non ne restano che le rovine.

lunedì 7 ottobre 2013

Concorsi del lunedì: distopie, alberghi meravigliosi e altre stranezze

Ogni tanto mi capita di segnarmi qualche concorso a cui poi, il più delle volte, rinuncio a partecipare. Non ho mai pensato di pubblicizzare esageratamente la cosa, anche perché c'è poco da fare il tifo. Voglio però segnalare, in questo ultimo trimestre, tre interessanti concorsi invernali. I primi due sono di amici blogger, se si può dire, il terzo di un editore piccolo ma interessante.
Siete curiosi?

Distopie Impure è l'ultima fatica di Alessandro Girola, blogger e scrittore che, fra le altre cose, ha messo in piedi quel divertentissimo baraccone a nome 2 Minuti a Mezzanotte. Ne ho parlato già tanto, dite? Bene, anche di questo concorso ho fatto cenno, ma senza il banner. Si tratta di un concorso per racconti di genere distopico, gratuito e con premi succulenti - verificate con i vostri occhi! I migliori racconti saranno riuniti in un eBook prodotto in modo professionale, che sarà diffuso sul Kindle Store di Amazon. Il precedente concorso di Alessandro, Ucronie Impure, ha dato luce a uno dei più interessanti ebook autoprodotti nell'ambito del fantastico, per cui vi consiglio di segnarvelo!
Trovate il bando completo sul blog di Alessandro.

Marvellous Hotel è il concorso che Paolo "Narratore" Ungheri ha in cantiere da un po' di tempo. Ne aveva accennato forse ancora sul vecchio blog, e ora l'ha lanciato in grande stile. Le modalità di partecipazione sono simili, e sono previsti premi in denaro per i primi classificati. L'ebook risultante sarà prodotto in modo professionale e messo in vendita sempre sul Kindle Store. Particolarmente interessante la premessa, che lascio spiegare all'ideatore del concorso: "Il Marvellous Hotel è un luogo che non esiste nel piano fisico, non come lo intendiamo noi. È un luogo dove le persone trovano un riparo, un misterioso inseguitore, l’amore o la morte. Quello sta a voi deciderlo.Il vostro compito sarà quello di raccontare una storia, una storia che dovrà essere ambientata in una stanza del Marvellous Hotel. Il come è a vostra discrezione."
Non solo fantastico, quindi, ma tutto ciò che la suggestiva ambientazione alberghiera ha potuto suggerire a scrittori e registi.
Trovate il bando completo sul blog di Paolo.

Il terzo concorso, più tradizionale, è indetto da Edizioni Hypnos, piccola realtà milanese che pubblica principalmente weird e fantastico "datato" (Robert W. Chambers, per dirne uno). Per cui, nulla di più naturale che dare vita al Premio Hypnos:


Su cosa sia il genere weird, lascio la parola a wikipedia... Ehm, no, la pagina non c'è in italiano. Si tratta, grossomodo, di quella terra di confine tra horror e fantasy, dove possiamo collocare i racconti di Lovecraft, Lord Dunsany e coevi. Quanto al fantastico, se siete qui spero non ci siano dubbi a riguardo. Il particolare interessante è che in questo concorso, a partecipazione gratuita, il limite per i racconti inviati è di 60000 battute, circa il triplo rispetto ad analoghe iniziative editoriali. Il premio per il vincitore è la pubblicazione sulla rivista omonima.
Trovate il bando completo non sul sito dell'editore, ma su Fantasy Magazine!

venerdì 4 ottobre 2013

Uno scalo a... Bratislava

Bratislava è una cittadina vivace e tranquilla, situata a pochi chilometri dal maestoso Danubio. È una capitale europea, ma anche capitale di una terra molto legata alla tradizione. Bratislava è collocata in un'area strategica, che ha visto alternarsi nel ruolo di assedianti, e talvolta vincitori, un'infinità di popoli: Romani, Slavi, Mongoli, Turchi e Austriaci, solo per citarne alcuni.

Porta di San Michele, l'unica rimasta.
Bratislava fu un importante centro della Grande Moravia. Fu il luogo dove Napoleone impose agli austriaci un trattato di pace (che si legge "resa"), anche se allora il suo nome era Pressburg. A soli 60 chilometri da Vienna, benché meno importante di Praga e Budapest, era una delle città più importanti dell'Impero asburgico. In tempi più recenti, ha conosciuto l'occupazione nazista (con un ruolo ambiguo), l'unificazione con la capitale boema, il blocco sovietico e, infine, l'indipendenza. Giusto per chi obietta che l'Unione Europea non si è meritata il Nobel per la pace, si tratta di almeno 1200 anni di turbolenza geopolitica.

Si è detto del castello di Bratislava. Unica fortezza in grado di resistere in modo dignitoso ai Turchi, mai espugnato da Napoleone (che pure cannoneggiò la città), sulle mura esterne mostra, in forma scultorea, le spoglie degli eserciti che si sono affannati sotto le sue mura. Pare sia andato distrutto a causa delle truppe austriache e italiane in un non meglio identificato episodio dell'800, sempre durante le guerre napoleoniche. Curiosamente, l'ambasciata italiana è situata a pochi metri dall'inizio dell colle su cui esso si erge. Il castello è un luogo molto suggestivo, più che per l'edificio in sé, che soffre un po' della ricostruzione, per il parco che lo circonda. Inoltre, data la sua posizione elevata, è uno dei tre luoghi da cui è possibile ammirare la città (e il Danubio) da una posizione elevata.

mercoledì 2 ottobre 2013

Anticipazioni #13


Vediamo di abbozzare un minimo di programmazione. Le idee non mancano, ma l'interruzione della pratica anticipatrice durante i mesi estivi ha in qualche maniera danneggiato le mie capacità di fare ordine tra le suddette... un bizzarro effetto collaterale, di cui dovrò tenere conto.
Tornando a noi, vi dico subito ciò di cui vorrei parlare.
  • Tema: "Come hai trascorso le tue vacanze?" Non proprio. Ma una cosa ve la voglio raccontare: l'escursione in una località molto suggestiva e in linea con gli argomenti del blog.
  • Qui vorrei segnalare una straordinaria iniziativa editoriale italiana, nell'ambito del fantastico. Un post rimandato più volte, ma dovuto. Non sarà indolore.
  • Software libero: cos'è, cosa non è, perché il suo utilizzo sta già rendendo il mondo un luogo migliore. Post fortemente politico e orientato al futuro.
  • La Terra Morente di Jack Vance, infine! Era nell'aria. Da un po' troppo tempo non percorrevamo la strada di mattoni gialli.
Detto questo, segnalo che su Il futuro è tornato domenica ho pubblicato un resoconto della mia esperienza ai Delos Days. L'articolo non include tutto, gli incontri e i soldi che sono volati via in libri, ma spero sia un buon resoconto.
Visitatelo regolarmente, se vi piace la fantascienza.

E poi...
E poi sto pensando a un restyling del blog. I contenuti, al di là dei continui e incostanti aggiustamenti di rotta, rimarranno gli stessi. Sarà piuttosto qualcosa di strutturale, in primo luogo. E anche grafico, perché nonostante questo abbinamento di colori mi piaccia e lo senta un po' mio, vorrei traghettare i contenuti verso una forma di più agevole leggibilità - un aspetto a cui, colpevolmente, non sempre ho badato con la dovuta attenzione.
Ma per questo c'è ancora tempo.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...