venerdì 30 agosto 2013

System of a Down - Live Report 27/08

Questo è un post a cui non vi ho abituato. Per me è una mezza novità, per cui non stupitevi se passo con disinvoltura dalla terminologia (pseudo)tecnica alle mie solite perifrasi: sono sempre io.


Martedì sera c'è stata l'unica data italiana dei System of a Down. Il concerto si è tenuto nell'arena del nuovo polo fieristico di Rho, arena che è essenzialmente un parcheggio. I supporting act erano i Deftones e gli italianissimi Lacuna Coil, nomi quindi di un certo peso - perlomeno gli ultimi, perché i Deftones, mea culpa, non sapevo chi fossero.

Il first act, a dire il vero, è stato un bell'acquazzone. Ora, immaginatevi la scena: io e il mio amico, che per circa quaranta minuti ci siamo lamentati del sole, invocando con veemenza le nuvole, scopriamo che il concerto è all'aperto ed entrambi, avendo supposto il contrario, abbiamo lasciato ombrelli & felpe (nel mio specifico caso) in macchina (dal lato opposto di Milano). È così con sommo gaudio che ci siamo presi tantissima acqua, ma per fortuna l'arena è provvista di una provvidenziale rampa per l'accesso delle auto al piano superiore, sotto la quale ci siamo riparati.

martedì 27 agosto 2013

NativiDigitali #5: Narrativa mitologica

Ogni tanto, sapete, mi piace promuovere qualche ebook nato per il formato digitale. Oggi vi presento un ebook di Andrea Viscusi, in rete Piscu (come lo chiamerò di qui in avanti, per simpatia), che potete comodamente reperire sul suo blog mentre leggete le mie impressioni.

Mytholofiction di Andrea Viscusi


I sei racconti inclusi in questa raccolta sono accomunati da un legame con la mitologia, religiosa e non (o meglio, con la religione di oggi e quella che ha smesso di essere considerata tale). Come forse avrete intuito, il mito è fra i miei interessi e quindi è del tutto naturale che abbia dato una spintarella a questo libretto, pescandolo anzitempo dalla coda di lettura.

Si comincia subito con Alleanza, una rivisitazione di uno degli episodi più controversi dell'Antico Testamento. Un giorno il buon Dio chiede ad Abramo di sacrificargli l'unico figlio, Isacco, salvo poi fermarlo prima che compia il gesto. Sull'episodio sono stati spesi fiumi d'inchiostro. Qui il narratore non è il compilatore della Bibbia ma lo stesso Isacco, il quale ci racconta alcuni interessanti risvolti della vicenda che nella tradizione sono taciuti.

Nimby è il secondo racconto e non posso dire molto, nonostante sia forse quello che più ho apprezzato. È l'unico racconto fantascientifico, genere forse più congeniale all'autore, se non altro per la sua passione per Fredric Brown che qui si intravede. Siamo alle prese con uno dei misteri dell'antichità, qui risolto con arguzia e un capovolgimento tipico del grande maestro del racconto breve.

venerdì 23 agosto 2013

L'approdo - Shaun Tan

Avevo adocchiato questo gioiello appena comparso in libreria, ma per varie ragioni (principalmente una congenita mancanza di convinzione) mi sono deciso a comprarlo solo quest'anno. Mi sembra che sia l'unico autore nella categoria "fumetti-illustrazioni" edito dalla Elliot, per cui, uno su uno, ottima scelta!

L'approdo è una graphic novel che parla di migranti. Non serve certo che inquadri la questione, perché molti di noi hanno genitori, parenti o figli che, in diversi momenti storici, si sono spostati dal luogo di nascita in cerca di lavoro, migliori condizioni di vita o altri motivi. Chi si è trasferito oltre oceano e chi, più semplicemente, verso il nord (un tempo) industrializzato. Le cronache estive ci raccontano ogni anno dei flussi migratori provenienti dal nord Africa, in fuga da guerre e povertà. Quando ero piccolo, molti provenivano dai Balcani a causa delle sanguinose guerre combattute non molti anni fa.

Quali che siano le ragioni, le migrazioni sono presenti nella storia umana fin dagli albori, quando magari le motivazioni erano il clima o la ricerca di cibo. Per questo L'approdo è una vicenda profondamente umana, universale e radicata nella nostra storia. Anche il disegnatore, l'australiano Shaun Tan, sembra avere una motivazione personale, essendo egli stesso figlio di immigrati di origine asiatica.

lunedì 19 agosto 2013

La scuola dei disoccupati - Joachim Zelter


La scuola dei disoccupati è libro che non può piacere a tutti. Parla di un argomento, la disoccupazione, che è comprensibile solo a chi ci è stato esposto, in prima persona o tramite conoscenti, e lo fa con uno stile che non mi sarei aspettato con un tema che si presta a grandi tragedie umane.
Ma veniamo al libro.

La scuola a cui ci si riferisce nel titolo si chiama SPHERICON ed è uno dei centri per la formazione dei disoccupati in collaborazione con l'Agenzia Federale per il Lavoro. Siamo nella Germania del 2016, con 10 milioni di disoccupati. Il libro è stato pubblicato nel 2006, quindi potremmo dire che è una storia distopica. I prodromi della crisi forse si intravedevano già allora, forse, ma sappiamo che oggi la Germania continua a essere la locomotiva d'Europa (questo appellativo, tra l'altro, fa molto '800). Nel libro non è così: ci sono 10 milioni di problemi e il governo federale ha tutto l'interesse a rimettere l'economia in carreggiata. È stato da qualche tempo introdotto un nuovo tipo di statistica, dove non si tratta più di percentuali ma di oscillazioni fisiologiche e flussi - non ricordo bene la parola esatta, ma il concetto è più o meno quello - e sono state create delle scuole dove si colmano le lacune degli aspiranti lavoratori. Solo che queste non sono, come si potrebbe pensare, scuole professionali. L'unica professione che insegnano è proprio quella del cercatore di un posto di lavoro, perché anche questo, come viene ribadito più volte, è un lavoro.

domenica 18 agosto 2013

Ride the Sky!

Brano domenicale.
Poiché la settimana a venire sarà difficile, e dato che il post di domani non sarà particolarmente allegro, inietto nel blog (e nella mia vita) un po' di energia.
Loro sono gli Helloween, la canzone è Ride the Sky.


Lo so, lo so. Kai Hansen canta malissimo, meglio Kiske e gne gne...
Ma è qui che nasce tutto. Non è neanche la più bella dell'album, ma credo si possa scorgere al suo interno tutto ciò che diventeranno gli Helloween nell'immediato futuro. Inoltre, ho avuto modo di ascoltarla dal vivo dall'ugola del folletto di Amburgo in persona e fa sempre il suo effettone.
È invecchiata benissimo*.

Send me a sign wanna leave it all behind
I'll be leaving the hands of doom
Re-arrange the master plan, take the future in my hand
To be free and not trapped anymore

Ride the sky
Ride the sky
Give me wings to fly
Ride the sky

________
*
Senza contare che ride the sky per un certo periodo ha imperversato nelle liriche di gruppi e gruppetti, possibilmente in groppa a draghi o altri simili animaletti. Ecco, gli Helloween ci riuscivano senza draghi.

lunedì 12 agosto 2013

Dracula di Bram Stoker, parte II

Dracula, come è emerso da alcuni commenti alla prima parte, racconta il confronto tra due uomini piuttosto differenti: il vampiro, appunto, e il professor Van Helsing. Quello che anzi mi ha colpito è che, a parte le prime 50 pagine (su 342 secondo il mio lettore), il Conte compare veramente poco, e nella parte restante del romanzo si limita perlopiù a fare il "mostro".

Anthony Hopkins, sempre nel film di Coppola

Del primo abbiamo già parlato. Voivoda della Valacchia, combattè Ottomani e Ungheresi e si guadagnò la fama di uno degli uomini più crudeli mai esistiti. Stoker non spiega come è diventato un vampiro. Nel film di Coppola è la morte della donna amata, scoperta al ritorno dall'ennesima campagna militare, a fargli rinnegare Dio votarsi al demonio. In Da Vinci's Demons, invece, la "conversione" avviene durante la prigionia, esacerbata dal tradimento del fratello, che sceglie di combattere per i Turchi. Nel romanzo, non vi è nulla di tutto questo. Quello che si sa dei suoi trascorsi è dovuto principalmente a quanto rivela a Jonathan Harker, durante il soggiorno/prigionia nel castello transilvano.

Dracula è senza dubbio molto intelligente. Ha pianificato il suo trasferimento per anni, studiando la lingua e la cultura inglesi e prendendo contatti tali da rendere difficilmente rintracciabili i suoi spostamenti. Lo sforzo per comprendere il mondo moderno è considerevole, ed è per questo che richiede la collaborazione del giovane avvocato. Tuttavia, la sua mentalità resta legata al passato. Il suo modo di ragionare, il suo "profilo psicologico" se vogliamo. Quello che emerge dai suoi discorsi, sotto forma di disgusto verso la perdita dei valori nella modernità, rientra nella diagnosi del professore.

giovedì 8 agosto 2013

Dracula di Bram Stoker, parte I

Bela Lugosi nel Dracula del '31

Nelle ultime settimane mi sono lanciato su un grande classico della letteratura gotica. Dracula è un personaggio che è penetrato a tal punto nell'immaginario comune che mi sento un po' ridicolo a introdurlo. Nato dalla penna di Bram Stoker nel 1897, è stato più volte trasposto e preso in prestito in numerosi libri, fumetti, pièces teatrali e film. Il più famoso della nostra generazione è senz'altro quello di Francis Ford Coppola, con Gary Oldman nel ruolo del mostro, mentre un'altra interpretazione che ha lasciato il segno è quella dell'ungherese Bela Lugosi. Quale che sia la vostra rappresentazione preferita, Dracula è il canone a cui si è rifatto chiunque abbia scritto di vampiri da fine '800 ai giorni nostri.

martedì 6 agosto 2013

Non può morire...

... eccetera.
Dai, la sapete.
Non sono morto, solo che sto passando le mie serate a cercare di combattere le zanzare, combattere il caldo e combattere capire i CSS.

Questo figuro era un dilettante...

Perché la notizia è questa, si può iniziare a parlare di eBook.
A fine estate.

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