mercoledì 12 giugno 2013

La Ruota del Tempo, II parte


I Fiumi Gemelli, abbiamo detto. Uno sguardo alla mappa, viene subito da pensare alla Terra di Mezzo, con i Fiumi Gemelli al posto della Contea e il Tenebroso che dimora a nord anziché a sud-est*. Quando stavo ancora leggendo L'Occhio del Mondo, credo di aver presentato a un amico questa saga come "Il Signore degli Anelli ma con le nazioni". La seconda cosa che balza all'occhio, mantenendo il professor Tolkien come unico riferimento, è che la mappa ha dei confini al suo interno. Questa scelta, sconsigliata su tutti i forum in cui si discute di come non dovrebbe essere una cartina fantasy, permette di avere fin da subito l'impressione che questo mondo sia molto più popoloso - e bellicoso. Già, perché se non c'è un unico Re o Imperatore a rivendicare il controllo del mondo, è chiaro che prima di combattere il Tenebroso il nostro futuro Drago rischia di finire nel mezzo di una guerra.

Per fortuna Jordan non è Martin e nei 14 libri viene lasciato davvero poco spazio alle scaramucce di confine. Ci sono però situazioni pericolose, soprattutto quando c'è qualcuno che si proclama Drago. Soprattutto se è un falso Drago. I giovani dei Fiumi Gemelli lasciano la loro oasi isolata e felice per affrontare il mondo, libro dopo libro. I reami attraversati hanno differenze culturali e caratteristiche proprie, credo che valga la pena di mostrarvene qualcuno. La premessa, doverosa, è che anche qui si prosegue sul solco della tradizione europeo-medievale, sia nelle modalità di combattimento sia nello stile di vita - ma senza una vera e propria religione.

Elaine O'Keeffe ha reso la mappa di più agevole lettura

Il regno di Andor, di cui i Fiumi Gemelli fanno parte, è curiosamente ispirato all'Inghilterra, nonostante sia uno dei regni interni. È una delle nazioni più influenti e gode di una discreta stabilità, nonostante una bizzarra legislazione riguardo la successione al trono. Cahirien è una nazione molto vicina ad Andor, vuoi per la vicinanza vuoi per una discreta permeabilità fra le casate nobiliari. Cahirien ricorda molto il Giappone medievale, ma senza i samurai.

Più a sud, Tear e Illian sono eterne rivali. Tear è refrattaria all'Unico Potere, tanto che chiunque è sospettato di essere un incanalatore viene immediatamente esiliato. Ciononostante, proprio nella Pietra di Tear, un'antica e imprendibile fortezza, è custodito il più potente artefatto magico noto agli uomini di questa era. Le nazioni meridionali sono ispirate ai popoli del Mediterraneo. Ad Altara, per dirne una, è presente un concetto di onore affine all'idea di un americano dell'Italia meridionale, che ovviamente si risolve in duelli continui dal primo all'ultimo sangue.

A occidente cito solo Tarabon e l'Amadicia. Il primo perché ospita la Gilda degli Illuminatori, in pratica detentori del monopolio dei fuochi d'artificio; il secondo perché ospita i Figli della Luce, che teoricamente dovrebbero essere l'esercito del bene ma si rivelano presto essere prepotenti e sostenitori di una crociata contro chiunque sia in grado di incanalare.

Gli Aiel secondo DraculaDelacroix
A nord ci sono le marche di confine. Di confine con cosa? Ecco, oltre le impenetrabili montagne  settentrionali sappiamo esserci una landa desolata e poi la dimora terrena del Tenebroso. Tra le montagne e i regni degli uomini, c'è la Macchia (Blight), ovvero un territorio di nessuno dove nasce ogni sorta di nequizia, che assale tanto i buoni quanto la progenie dell'ombra. Le marche di confine sono il baluardo dell'umanità contro l'avanzata delle tenebre.

Questo è quanto. Oltre alle nazioni sulla mappa, ci sono il Popolo del Mare, navigatori eccezionali e mercanti che non lasciano scampo, e altri che non è opportuno citare. Tranne gli Aiel, che abitano a est della cartina, ben oltre le montagne, in quella che chiamano Terra delle Tre Piegature (Three-fold Land) ma altro non è che un deserto. Gli Aiel sono i combattenti più temuti e al contempo misteriosi, dato che se ne stanno ben lontani dalle rigogliose terre dei regni centrali. Gli Aiel sono ispirati principalmente ai Fremen di Dune, con l'aspetto dei guerrieri beduini. Padroneggiano ogni sorta di arma, ma non utilizzano spade (!) e, prima di uccidere un avversario, hanno cura di velarsi. Sono anche uno dei pochi popoli, insieme a Cahirien e al Popolo del Mare, ad avere una forte caratterizzazione etica. La loro filosofia di vita è frutto della loro storia, forse l'unica che viene approfondita nel corso della storia perché strettamente legata al destino del Drago.

Il Tenebroso non ha una nazione. La sua dimora oltre i picchi è il luogo dove raduna i suoi eserciti, ma i servitori si trovano ovunque. Ma dei servitori del male, così come degli altri personaggi, parleremo la prossima volta.

Continua...

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Ma Angband è a nord!
Diversamente da Tolkien, che pure immaginava un'ipotetico passato mitico per la nostra cara Terra, Jordan non diede mai un nome al suo mondo. I fan lo chiamano simpaticamente Randland.

2 commenti:

  1. Che mappa dettagliata, toglie tutto il lavoro all'immaginazione del lettore.

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    1. Ci sono scuole di pensiero su come dovrebbe essere fatta una mappa fantasy. In questo caso però considera che si tratta di una mappa continentale e quindi il livello di dettaglio è basso. Vero che dalla prima pagina uno sa già la disposizione dei regni e le ipotetiche "zone calde", e infatti capisco la scelta di chi, come Abercrombie, la mappa proprio non l'ha messa!

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