giovedì 29 novembre 2012

Il principio di inerzia, episodio 1

"Lex prima: Corpus omne perseverare in statu suo quiescendi vel movendi uniformiter in directum, nisi quatenus a viribus impressis cogitur statum illum mutare."

Il primo principio della dinamica, che Newton chiama lex, legge, dovrebbe essere noto a tutti: un corpo persevera nel suo stato di moto uniforme o di quiete, a meno che una forza esterna non modifichi il suo stato.
Si parla di sistemi inerziali, naturalmente, e questo enunciato come di principio di inerzia. Lo potete trovare anche come principio di Galileo, poiché fu lo scienziato nostrano, padre fondatore del metodo scientifico, a introdurlo, anche se in modo molto meno formale del buon Isaac.
E, sì, l'immagine è di Galileo Galilei.

Un'altra legge famosa della fisica classica, il secondo principio della dinamica, recita: quando su un corpo è impressa una forza esterna, varia la sua quantità di moto. Per "quantità di moto" si intende una grandezza proporzionale alla velocità. Ed ecco che abbiamo così la più nota formulazione di questa legge (e forse la più nota legge fisica):

F=ma

Dove F è la forza e a l'accelerazione, ovvero la variazione nel tempo della velocità v. Quelle in neretto sono grandezze vettoriali e dipendono, in generale, dalla posizione nello spazio e dal tempo. La grandezza m, invece, è una costante di proporzionalità. È la misura dell'inerzia del corpo, ed è per questo che viene chiamata massa inerziale.
Chi ha studiato un po' di fisica, sa che le due leggi si equivalgono. Una è scritta in forma discorsiva, l'altra in formula, ma sono la stesso argomento espresso in due modi.

lunedì 26 novembre 2012

"Hyperion" - Manticora

Immagine di Filipe Ferreira
Hyperion di Dan Simmons è uno dei miei romanzi di fantascienza preferiti. Potrei anche includere la seconda parte, La caduta di Hyperion e farne un tutto unico, anche se considero la seconda metà inferiore alla prima. Fatto sta che se non fosse per questo libro non avrei degnato di un secondo ascolto il disco dei Manticora, gruppo power/prog* danese che nel 2002 pubblica un concept album ispirato al romanzo di cui sopra.
Le liriche del disco ripercorrono fedelmente le vicende dei sette pellegrini, in cerca del caldo abbraccio dello Shrike (nell'immagine), ciascuno dei quali porta con sé una storia più o meno macabra/lugubre/strappalacrime. Ed è proprio su queste storie, sei a dire il vero, che si regge sia Hyperion sia questa prova musicale.
Hyperion è anche il nome del pianeta dove si svolge gran parte della vicenda.

Cercherò il più possibile di limitare le anticipazioni per chi non avesse letto il libro, che comunque è consigliatissimo. Se non altro, perché altrimenti si capisce ben poco.

A Gathering Of Pilgrims apre le danze sul ponte di comando dell'Yggdrasill, nave-albero comandata da Het Masteen. Il tempo non è dalla loro, poiché su Hyperion incombe la minaccia degli Ouster e i nostri sanno che questo sarà l'ultimo pellegrinaggio. Ciascuno dei pellegrini è lì riunito e il primo di loro, Lenar Hoyt, è costretto a iniziare la sua storia.

venerdì 23 novembre 2012

Gli 11 titoli più significativi del secolo

Un'altra compagna di banco (si va a rotazione) ha deciso di coinvolgermi in un simpatico gioco, ovvero scegliere quello che, per me, è il libro più significativo del secolo - dal 1912 al 2012 - inserendolo in una lista di 11. Per sceglierlo ci ho messo un paio di minuti. Dopo due o tre giorni, ne avevo già in mente un altro.
Possiamo fare finta che sia stato facile.
La fregatura è toglierne un altro, perché della lista ne ho letto solo "mezzo", ovvero Memorie di Adriano, avendo assistito a una riduzione teatrale. Mi trovo quindi nell'imbarazzo di dover togliere un libro che non ho mai letto, ma fa parte del gioco e al più qualcuno può rimetterlo al prossimo turno. Anzi, togliamoci il dente: il libro che ho tolto è Medea. Voci di Christa Wolf.
Perché sono contro il revisionismo, dopotutto l'Argo era la nave di Giasone*. Come accennavo sopra, non avendolo letto potrei aver tolto effettivamente un capolavoro!

Se non è un indizio questo...
Veniamo a noi.
Il libro che ho deciso di inserire è...

mercoledì 21 novembre 2012

I senza-tempo di Alessandro Forlani

Comunque, vi avevo avvisati*.
Non sono uno che compra Urania se non alle bancarelle, dove per 1 euro posso portare a casa dell'ottima fantascienza, a volte anche nell'unica edizione esistente in Italia. Nello specifico, non ho mai seguito il premio Urania, complici anche svariate critiche lette qua e là negli anni passati.
Oggi vi parlo di un premio Urania.
Già, perché ne vale maledettamente la pena.


I Senza-tempo è un romanzo di Alessandro Forlani, vincitore del premio Urania (2011) e del premio Kipple (2012). Pubblicato nella celebre collana Mondadori, lo trovate questo mese nelle migliori edicole - sì, per chi non lo sapesse Urania si trova/ordina in edicola.
E tra poco, forse, anche in ebook (ma vi pigliate anche un DRM).

Chi sono i senza-tempo? Persone che, dedite alla negromanzia, ne ricevono in dono una lunga vita e una fame insaziabile di carne umana, nello specifico bambini. Il loro nome viene dalla capacità acquisita di distendere e rattrappire il tempo a piacimento, con buona grazia di un certo fisico giudeo del novecento. È il risveglio di uno di loro, Monostatos, a dare il via alla vicenda, con una strage in una scuola elementare di provincia nel 2012. Sì, quest'anno. Alla strage sopravvivono tre bambini e un bidello, ma rimarranno profondamente segnati dall'esperienza. C'è anche una fotografa, che da quel reportage costruirà una carriera di successo documentando guerre, stragi e cataclismi vari.
Così, balzando brevemente al 2024 e poi al 2036, seguiamo la crescita di questi personaggi e l'avanzata indisturbata del negromante. Monostatos cerca infatti i suoi simili, non riuscendo a capacitarsi che in un'epoca così debole e facile da controllare non ci siano altri risvegliati.
Ovviamente, la situazione è più complessa.

lunedì 19 novembre 2012

Anticipazioni #4

Finita l'ebbrezza del NaNoWriMo, si ricomincia con la programmazione. Come di consueto, proporrò i prossimi quattro post che pubblicherò. Tuttavia, per ragioni che non dipendono da me bensì dal calendario, il palinsesto potrebbe essere "rotto" da qualche post abusivo.
Spero di non abusarne.

Ecco quindi cosa vi aspetta:
  • Uno dei miei romanzi preferiti tradotto in musica.
  • Mini-recensione di un ebook.
  • Post noioso: parliamo un po' di inerzia e della vita reale (e di internet).
  • Recensione di un classico della fantascienza.
Poiché sono stato recentemente citato in un meme, il premio UNIA - il cui significato si perde nella notte dei tempi, mi sembra giusto rispondere alle domande poste, che per una volta sono in topic.
Ringrazio quindi Narratore e rispondo, subito dopo il break.

venerdì 16 novembre 2012

L'eroe caduto

Immagine di kimoz.

Ecco, dicevamo, il NaNoWriMo. I miei buddies si sono già accorti che, dopo un inizio non straordinario ma in linea con i miei propositi, l'asticella è rimasta ferma a 3849 parole.
Cosa è successo?

Per farla breve, è venuto meno lo slancio iniziale. Mi sono accorto che la storia non si sta sviluppando come immaginavo, e ho preferito fermarla e riflettere un altro po' su come strutturarla. Così com'è, sinceramente, non mi soddisfa. E dato che in questa storia c'è un pizzico del sottoscritto, preferisco che il lavoro resti incompiuto piuttosto che aggiungere elementi posticci.
Sorry, my fault.
Questo non significa che avrei comunque raggiunto il traguardo. La scorsa settimana è stata stancante e nel weekend ho fatto tutto fuorché scrivere.
Ho anche dovuto cambiare OS, perché nonostante i buoni propositi proprio non riesco a reggere Windows - con cui, purtroppo, ci devo lavorare 5 giorni su 7.

Il lato positivo è che posso concentrarmi sulla prossima impresa.
A pianificare la prossima impresa, magari un po' meglio di quanto ho dimostrato di fare!


Non è per piangerci addosso!
È giusto per dedicarci, una volta tanto, una canzoncina struggente e meno rumorosa del solito.

mercoledì 14 novembre 2012

Tutto è nulla

"Prima disegnai il simbolo terrestre per il nulla. Subito sotto disegnai il simbolo terrestre per il tutto. Tutto è nulla, con una torsione."


"Everything is nothing, with a twist."

Questa me l'ero persa, è veramente favolosa. Vi ho già detto come Vonnegut abbia messo in un solo libro così tante idee, così tante trovate che mi è stato difficile parlarne in modo coerente e strutturato. Questa citazione visiva, pescata chissà dove, mi ha folgorato.
Forse cela un significato recondito?

O forse mi è sfuggito perché nella mia edizione non c'è questo disegno?
Così va la vita.

lunedì 12 novembre 2012

Vivere di parole

Qualche tempo fa, su un noto social network qualcuno chiedeva: "Ma è possibile, al giorno d'oggi, riuscire a campare scrivendo?"


La mia risposta era possibilista, nel caso di giornalisti, sceneggiatori, copywriter e tutti i vari mestieri di cui probabilmente ignoro l'esistenza. Se si pensa, invece, al Romanziere con accezione un po' ottocentesca, direi un secco "no". Secco perché, a parte i nomi che vendono vagonate di copie, dubito che con i soli diritti si raggiunga una condizione economica sufficiente a tagliare con altri lavori. Ho preso la pagina su wikipedia di un Camilleri a caso, che è stato anche sceneggiatore e regista. Altri scrittori sono o sono stati giornalisti, insegnanti, ricercatori universitari... Insomma, era un discorso su cui ero abbastanza convinto.

Il fatto è che nel corso della mia odissea di ritorno da Lucca ho conosciuto uno scrittore.
Uno che coi suoi libri ci vive, o almeno così sostiene.
E che dice: "Questo è il mio lavoro, che poi lavoro non è!"

mercoledì 7 novembre 2012

Coincidenze, stupore e strane sinergie in quel di Lucca

Le mie scarse doti di fotoritocco...
Primo, la delusione di dover aspettare fino al 2013 per la seconda parte di Mardi-Gras Delleceneri (di cui parlerò prossimamente). Poi, la notizia che due fumetti sbarcheranno sul grande schermo: Universal War One di Bajram e quel Locke & Key che invero non ho ancora letto, ma di cui tutti parlano bene. La lettura di Ferro Sette e l'incontro fortuito con il suo autore a uno stand altrimenti anonimo.
La scoperta che esistono manga per ogni stagione, in cui i protagonisti giapponesi hanno tratti asiatici e capelli decenti. Che esistono gekiga, una letteratura - oddio, si può dire? - seria e senza effetti speciali, rivolta a un pubblico adulto.
Resto bloccato in una stazione per un disguido e mi trovo a discorrere con uno scrittore di professione, uno che con i suoi libri riesce a viverci ma che non ritiene la scrittura un lavoro. "Un lavoro non è" dice, forse perché la vede come una passione? E ancora, chi dice che il lavoro debba essere un susseguirsi di monotonia e sofferenza? Chi fa un lavoro che gli piace è da considerarsi choosy?

lunedì 5 novembre 2012

Vita insepulta laetus in patriam redux

Sano e salvo, di nuovo a casa.
Non è stato affatto facile.

C'erano anche Jay e Silent Bob!
Lucca è sempre un'esperienza coinvolgente. Quest'anno più delle altre, per alcune scelte logistiche del sottoscritto, discutibili ma non del tutto fallimentari - ecco, magari da rivedere. E riuscire a organizzare per tempo, una santa volta!
Dicevo, la due giorni è stata fantastica, a parte l'epilogo di cui non parlerò finché le emozioni sono ancora accese. E poi, non interessa a nessuno. Ma la fiera, dicevo, è stata al pari delle attese. Del resto, anno dopo anno le variazioni sono pochine.
Lamentele per l'assembramento negli spazi espositivi, soprattutto il sabato, sono all'ordine del giorno. Ma la gente è tanta, davvero tanta, e basta un Cristo compagnone a far sì che tutti vogliano una foto e blocchino il flusso di visitatori fra gli stand.
Perdonate se non uso le mie foto, ma la qualità è pessima e attualmente non ho a disposizione un sistema operativo con software serio.

sabato 3 novembre 2012

Lucca Comics - day 1

Se leggete questo messaggio, significa che oggi è sabato e che io mi sto perdendo tra le vie di Lucca, o più probabilmente sono in fila per ritirare quel dannato braccialetto che con 3.04 euro tra prevendita e commissioni avrebbero anche potuto farmi stampare da casa.
Ma tant'è...
Sarò di sicuro piuttosto eccitato e desideroso di sfogliare/acquistare/girare senza troppe preoccupazioni.

Sono fermo al day 1,5 del NaNoWriMo. Ovvero, mentre tutti continueranno a scrivere fino al 4, io ricomincerò lunedì sera, ma questo lo sapevo già. Peccato, perché questo ponte sarebbe stato perfetto per accumulare un po' di vantaggio - e invece sono già indietro (ma non così tanto) sulla mia personalissima tabella di marcia.
L'obiettivo per un inizio soft era di 2500 parole. Posso dire con una certa soddisfazione di averlo raggiunto, anche se non quando me l'aspettavo. Possibile che riveda leggermente la tabella, soprattutto perché ho previsto sessioni anche più impegnative!
Quanto alla scrittura, ho trovato difficile non tornare indietro sul già scritto, anche quando sapevo che si trattava di fesserie senza capo né coda. Non posso trattenermi dal fermarmi a riflettere su dove sto andando, ma una volta preso il ritmo è importante non perdere il contatto con i binari e procedere fino alla successiva stazione.


Mood: Invincibile!

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