lunedì 30 aprile 2012

Due segnalazioni e i prossimi post

Ennesimo post di servizio.
Anche stavolta ero pronto a slittare a martedì, ma mi sono reso conto che il primo maggio merita un post dedicato, o nessun post. Coglierò l'occasione per fare un po' di ordine sulla plancia.

Ho detto "prossimi post"?
  • Impressioni di un film drammatico italiano, diverso da quanto di solito compare su queste pagine, di cui però sento il bisogno di parlare.
  • Retrospettiva su alcuni libri che hanno segnato la mia gioventù (sigh!), in risposta al post sui libri che (forse) leggerò.
  • Parliamo di un concept musicale fantascientifico, con tanto di asteroidi, alieni ed estinzioni di massa. Dovrò pur dare un senso a quell'etichetta...
  • Recensione di un libro. Un'altra sosta lungo la strada di mattoni gialli? Forse. Potrebbe anche essere un libro letto di recente... insomma, vedremo!

Ed ecco le segnalazioni:
  • Concorso letterario "L'occhio del vento", ospitato dal forum di Abaluth, per racconti fino a 20k battute. Il regolamento prevede il confronto (obbligatorio!) fra i partecipanti sui rispettivi testi, e la pubblicazione di un ebook gratuito con i racconti migliori. Scadenza: 30 giugno.
  • Round robin "Due minuti a mezzanotte", ospitata nell'omonimo blog, è un progetto avviato da Alessandro Girola, che vedrà la partecipazione di altri 33 scribacchini per la realizzazione di una storia di fantascienza con supereroi, guerra fredda e la minaccia della fine del mondo (la mezzanotte, appunto). I nuovi capitoli vengono caricati ogni martedì.

venerdì 27 aprile 2012

Ancora una volta in trincea nel cyberspazio

Dopo SOPA, prontamente fermata, e PIPA, dopo ACTA, non ancora sconfitta, e la gemella d'oltreoceano, un nuovo bill appare sui tavoli del Congresso USA, minacciando ancora una volta le libertà digitali. Così, dopo aver provato a introdurre vari meccanismi di censura, ora è la privacy personale a essere messa in discussione.

lunedì 23 aprile 2012

Una poesia: Il lungo addio

Spesso la poesia è una belva infida. Mira al cuore del lettore, non di rado mancando il bersaglio.
Benché non abbia mai sviluppato una sensibilità adeguata in questo ambito, ogni tanto mi è capitato di cimentarmi nella scrittura di brevi componimenti.
Quella che vi propongo, è una delle poche prove di cui sono soddisfatto.

"Il lungo addio" nasce in primavera, pochi mesi prima dell'esame di maturità. Un periodo di cambiamento e di crescita, piuttosto intenso dal punto di vista emotivo. Superata la prova, avrei dovuto effettuare una scelta importante sul mio futuro, anche se l'avevo già ristretta a due o tre corsi di laurea.
Alla fine scelsi Fisica.
Non so dire se all'epoca sentissi il bisogno di esprimere le sensazioni che provavo, l'atmosfera elettrizzante che accompagna la fine di un capitolo della mia vita, o più semplicemente il desiderio di cambiamento...
Probabilmente nulla di tutto consapevole, dal momento che il titolo è successivo.

Dal punto di vista stilistico, si tratta di un susseguirsi di versi liberi, non in rima, raggruppati in strofe che vorrebbero presentare una certa unità concettuale.
Non ci sono particolari raffinatezze salvo un gioco di parole e una citazione, neanche troppo ispirata.
Il registro lessicale è un po' eccessivo, tuttavia ho preferito non rivederlo per preservare lo spirito originale del componimento.

Buona lettura!

venerdì 20 aprile 2012

Scrittura e responsabilità

"È vero che non sei responsabile di quello che sei,
ma sei responsabile di quello che fai di ciò che sei."
Jean Paul Sartre

Io non leggo solo narrativa e, in generale, non solo narrativa fantastica. Ogni tanto mi piace variare, informarmi, apprendere, solcare acque per me del tutto nuove.
O abbandonate da alcuni anni...
In particolare, sono incappato in una riflessione del buon Sartre. Non quella qua sopra, volgarmente rubata da wikiquote, ma da un libercolo tratto da una sua lezione del 1946 alla Sorbona. Usciti dal secondo conflitto mondiale, un'esperienza che segnò profondamente il pensiero esistenzialista di Sartre, l'autore si interroga sulla responsabilità. Degli uomini tutti, per chi ha favorito il regime e chi non si è opposto. Mentre però un calzolaio è responsabile in quanto uomo, può essere uno scrittore responsabile proprio perché scrittore?


Mettendo da parte questa domanda, che spero alberghi nella mente di un aspirante scrittore per più di qualche nanosecondo, voglio aprire una riflessione che riguarda la letteratura fantastica.

martedì 17 aprile 2012

La Spada Spezzata

Come promesso, dopo una piccola deviazione, il terzo post riguarda un libro fantastico del novecento, che ci riporti dritti dritti  sul nostro cammino dorato. Un romanzo pubblicato in quel 1954 che vide anche l'uscita di The Fellowship of the Ring, il primo libro della celebre trilogia di Tolkien.

The Broken Sword fu in seguito riveduto e corretto nel 1971 da un Poul Anderson con vent'anni di esperienza in più, e consegnato al grande pubblico che non aveva potuto apprezzare la prima versione. Quest'ultima edizione è quella che si trova attualmente in commercio, anche in traduzione italiana.
Con buona pace di Michael Moorcock!

Un'ulteriore premessa è d'obbligo. La Spada Spezzata ha molti tratti in comune con Il Signore degli Anelli. Nomi, riferimenti mitologici, esseri fatati. La stessa spada non può non ricordare Anduril, la lama che Elrond forgia nuovamente quando Aragorn sceglie finalmente di abbracciare il suo destino di diventare Re, ma è in realtà un tema ricorrente della mitologia nordica. Così come lo scambio di identità, che Tolkien ripropone nella saga dei figli di Hurin, e la presenza di esseri come gli elfi, aggraziati e immortali, che precedettero gli uomini e col tempo si sono allontanati dal mondo.
Ma di questo avremo modo di parlare più avanti.

venerdì 13 aprile 2012

I libri che leggerò

Quando un amico mi consiglia un libro, il più delle volte si sente rispondere in modo laconico: «Ho una coda di lettura infinita.»
Ultimamente, raddoppio la dose.
Il lato oscuro degli ebook....


Non vi è alcuna cattiveria da parte mia. Ho iniziato a segnarmi i libri che volevo leggere all'incirca quando mi sono reso conto che esistono, al mondo, più libri degni di interesse di quanti ne potrò leggere nell'arco della mia vita. Questa presa di coscienza avvenne tra medie e superiori.
Con l'iscrizione all'università, ho sviluppato una moderata tendenza ad acquistare i libri. Acquistare un libro è come mettere un'ipoteca su un pezzo del proprio futuro: un "leggerò" marchiato a fuoco, che tornerà a perseguitarci ogni volta che lo sguardo si poserà sullo scaffale.
Così, dato che ultimamente sono apparsi dei post interessanti sulle proprie letture passate(*), ho deciso di parlare, invece, delle mie letture prossime future!

martedì 10 aprile 2012

Il quarto stato della materia

Ultimamente ho accennato alle mie fatiche accademiche, gli strenui tentativi di conseguire la laurea. Finalmente è successo e mi son chiesto: quale occasione migliore di riprendere i post di argomento scientifico? Ammettendo che questo è il primo ad avere un intento divulgativo, cercherò di essere chiaro e presentare un'introduzione generale alla fisica dei plasmi e a due significativi campi di applicazione.

Gli stati della materia

Chi di voi ha dimestichezza con la filosofia naturale dei greci, si ricorderà dei quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco. I quattro elementi sono parsi così naturali ai greci che ancora oggi, dopo quattro secoli di scienza sperimentale, questo paradigma conserva il suo fascino. Al posto degli "elementi" abbiamo gli stati della materia: solido, liquido, gassoso. Dei primi tre ne abbiamo sentito parlare a scuola: un solido è qualcosa che ha forma e volume propri, un liquido ha volume ma non una forma, il gas non ha nessuno dei due. Dal punto di vista microscopico, la differenza tra gli stati sta nell'intensità dell'energia di legame rispetto all'energia cinetica: in un solido atomi e molecole sono strettamente legati, mentre in un gas ideale le interazioni sono trascurabile e le particelle si muovono liberamente. Notiamo però che mentre gli elementi sono quattro, gli stati sono tre. Se identifichiamo nell'energia del sistema(*) un parametro per distinguere gli stati, possiamo assumere che aumentando l'energia si abbia una transizione da uno stato all'altro. Per esempio, portando un liquido a ebollizione, parte del liquido transisce allo stato gassoso, oppure raffreddando una bottiglia di acqua, questa congela e otteniamo del ghiaccio.

venerdì 6 aprile 2012

Libri digitali

Oggi si parla molto di ebook, ereader e tablet. Anche gli italiani, noti alle cronache per non essere dei grandi lettori, cominciano a mostrare timido interesse per i libri digitali. Compaiono i primi negozi online dedicati agli ebook, si parla di DRM, prezzi, si scambiano consigli sui dispositivi che ne consentono la lettura. L'impressione che qualcosa stesse cambiando l'ebbi quando vidi per la prima volta un ereader in vendita in una nota libreria.
Qualche mese dopo lo acquistai e da allora, superata la diffidenza, divido le mie letture fra ebook e libri in formato cartaceo.

Qual è la differenza tra un ebook e un papiro?

Lo scopo di questo articolo è affrontare l'argomento dal punto di vista di chi non ha dimestichezza con l'oggetto in questione, e si trova in difficoltà sull'argomento. Proverò dunque a definire nel modo più chiaro possibile alcuni termini che prima o poi entrerebbero in una ipotetica discussione.

mercoledì 4 aprile 2012

Si ricomincia!

Ok, ora che mi sono laureato(*) non ho più scuse. Sono ufficialmente disoccupato e, dal momento che nessuno mi mette pressione, mi sto godendo una vacanza.
Prima di cominciare a scrivere, ho pensato di fare una piccola programmazione. È un modo come un altro per darmi una mossa, e per chiarire le idee. E di mettere le mani avanti, perché, come noterete, non ho segnato una data.
Insomma, prossimamente da queste parte si parlerà di:
  1. ebook, con l'intento di fare un po' chiarezza;
  2. plasmi, questi sconosciuti;
  3. un altro libro fantastico, zompando dritti nel 1954 (**);
E poi tante altre idee che per il momento è meglio non divulgare.
Potrei essere costretto a concretizzarle!

Piccolo inciso. Tengo particolarmente al primo post, che non vuole inserirsi nel giro di opinioni che coinvolge molte persone più qualificate di me e con più esperienza, ma ha l'intento di spiegare a chi non ha dimestichezza con i libri digitali (o chi è tutto felice perché sì è appena regalato un Kindle), un po' di terminologia utile per evitare fregature o fraintendimenti.
E prese di posizione del tutto irragionevoli.

Insomma, chiuso un capitolo se ne apre subito un altro. E l'Argo scricchiola dall'impazienza di riprendere il mare, dovunque Eolo sia intenzionato a condurci.


(*)
È andato tutto bene, naturalmente.
Il capitano offre un giro da bere a tutti i visitatori!
(**)
Vi ricorda qualcosa? La risposta può tranquillamente essere "no", non ve ne farò una colpa!
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