giovedì 10 ottobre 2013

Il castello di Devín

Lo hrad Devín si raggiunge in autobus in circa 15 minuti. Ci sono altri due modi per raggiungerlo: via Danubio, tramite uno dei traghetti che partono da Bratislava (ma il biglietto è A+R e si rischia di avere poi poco tempo per godere della bellezza naturalistica del posto), oppure via foresta, a piedi. Il castello è situato a Devín, ridente villaggio appena fuori città. Con "villaggio" intendo un insieme di case con un ufficio postale e un solo negozio, se si escludono le (poche) attività commerciali indirizzate ai turisti.

IMPORTANTE: Non programmate di andarci di lunedì, perché in Slovacchia a quanto pare tutte le attrazioni turistiche chiudono il primo giorno della settimana.

Il castello, manco a dirlo, si erge in una posizione strategica - un tempo per resistere alle orde nemiche, oggi per attrarre turisti come il sottoscritto. Edificato su una collina che domina il punto in cui la Morava confluisce nel Danubio, è circondato da una rigogliosa foresta che concede alla località un relativo isolamento dalla civiltà (ma non dai campi coltivati dal lato opposto del fiume).
Come tutte le costruzioni antiche, le rovine che sono visitabili oggi sono frutto di epoche diverse. Il primo insediamento fortificato risale all'epoca romana. Le più antiche fonti scritte a menzionare il castello risalgono al nono secolo. A quei tempi, la Grande Morava era una potente nazione slava, che spesso e volentieri si scontrava con Franchi, Mongoli e altri popoli con interessi più o meno velati di conquista e devastazione. In tempi più recenti, divenne una delle fortificazioni più importanti all'epoca del Regno d'Ungheria (ricordiamo che Bratislava ne fu capitale), tanto che resistette persino agli Ottomani. Fu anche feudo dei Báthory, nobile famiglia tedesca a cui apparteneva una certa Erzsébet Báthory*, condannata a morte per stregoneria e divenuta successivamente una figura importante nell'immaginario vampiresco. Il castello fu infine distrutto dal solito Napoleone, e oggi non ne restano che le rovine.

Devín è una testimonianza importante anche per la storia del cristianesimo. La chiesa che si trova a poca distanza del complesso, di cui restano solo le fondamenta, fu eretta nel periodo della Grande Morava a seguito della missione di evangelizzazione portata avanti dai santi Cirillo e Metodio. Una testimonianza di quanto sia stato complesso il processo di cristianizzazione dell'Europa. Di queste "ondate" avevo letto nel libro di Cardini sulle origini della Stregoneria, ma non mi sarei mai aspettato di ripercorrerne i passi. All'interno del castello, nell'unica stanza al chiuso, è allestita una piccola mostra che approfondisce la storia, gli usi e i costumi degli slavi all'epoca dei due missionari bizantini.

Iniziamo adesso un breve viaggio fotografico nello hrad Devín.

Il complesso fa parte di un parco naturale, pertanto è molto curato. Si diceva che alle pendici del colle ci sono i fiumi. Il corso del Danubio e della Morava è percorribile per svariati chilometri - il Danubio, per quanto ne so, praticamente fino a Vienna. Per raggiungere il castello, bisogna prendere dal villaggio un sentiero ripido, e si è subito all'ingresso.


L'ingresso, visto dall'interno.
La cinta muraria è molto ampia, c'è un vero parco (all'interno del parco). A sinistra potete osservare le rovine e, più vicino al fotografo, uno scavo archeologico risalente all'epoca romana. Il castello, come vedere, è adagiato sulla cima della collina e ne segue la forma: non è la classica pianta a quattro lati. Avviso subito che non sono stato in grado di fotografarlo da una prospettiva decente, per cui, per farvi un'idea, vi consiglio di recuperare su internet una foto aerea.


Poco oltre c'è questa statua, che antica non è ma rappresenta una leggenda. La torretta che avete visto in cima alla pagina, e che ripropongo qui sotto, è costruita a precipizio sul fiume ed è conosciuta come la Torre della Vergine. La ragione è molto semplice. Si narra che uno dei signori del castello, innamoratosi di una dolce fanciulla, la rapì e la condusse nel castello. Lo zio se ne ebbe però a male, tanto che radunò un esercito e marciò sul castello per riprendersi la nipote (e magari anche il castello), solo che la giovane, pur di non perdere l'uomo amato, si lanciò dalla torre e morì travolta dalle correnti del fiume (o più probabilmente sfracellata sulle rocce).
Una buona storia per i trovatori, ma un esempio da non imitare per le fanciulle d'oggi! ^^


Questa è una diversa prospettiva, da cui si vedono il blocco del castello in alto, la torretta e la Morava che, al centro, si immette nel Danubio. Vi prego di notare, poco sotto il castello, scavata nella roccia, un'apertura con arco a sesto acuto che, apparentemente, dà sul nulla. Porta e torretta sono i due elementi più suggestivi del complesso, che di sicuro mi piacerebbe inserire in qualche storiella.


Questa è l'inquadratura migliore che ho a disposizione per spiegarvi la geometria del castello. Mi trovo nella zona più recente, adibita nel '500 a palazzo per i Bathory e quindi pesantemente rimaneggiata. Di fronte a me c'è la sezione più antica, purtroppo non visitabile perché non sicura. Le due sezioni sono divise da un ponte che dà sul baratro, e l'edificio antico è parzialmente scavato nella roccia, come testimonia la porticina vista sopra.
A volte, vorrei essere uno speleologo.


Questa, infine, è la chiesa risalente all'epoca dei missionari bizantini. Potete ammirare sullo sfondo il Danubio in direzione Vienna, e a destra uno scorcio delle coltivazioni lungo il fiume. Tutta l'area è incredibilmente verde e poco abitata, ma questo credo di averlo già detto. Non ho detto che durante questa gita mi sono preso un'insolazione, e che, volendo poi esplorare la zona acquitrinosa del parco fluviale, sono stato aggredito da una trentina di zanzare - non scherzo! A parte queste disavventure, sono felice di essere stato in un castello che ha scalato in tempo zero la mia personalissima top ten.
Perché lo hrad Devín approssima alla perfezione il mio immaginario, forse un po' infantile, di un feudo dell'alto medioevo.

_______
*
Il cui castello è a Čachtice, nei Carpazi, a circa 100 km da Bratislava. La principale ragione per cui mi piacerebbe in futuro visitare i Carpazi.

4 commenti:

  1. Un bellissimo luogo sarebbe interessante poterlo visitare nottetempo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo sarebbe davvero! Purtroppo credo non ci sia molta elasticità negli orari, anche perché a una certa ora non ci sono più i collegamenti (e infatti non c'è un impianto di illuminazione). Se però riesci a strappare un ingresso notturno, mi aggregherei volentieri!

      Elimina
  2. Che meraviglia! *-* Questi tuoi post mi fanno venire una gran voglia di viaggiare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, è proprio un bel complimento. Purtroppo non viaggio molto, altrimenti proporrei più di frequente questo tipo di post.
      Cerca sul web altre fotografie di Devín, perché è molto più suggestivo di quanto sono riuscito a farvi credere. :)

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...